Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 5 dicembre 2016

Il Referendum visto dall'Olismo



Post n. 113:
Il Referendum visto dall’Olismo  
Il Referendum costituzionale ha dato i seguenti e principali risultati: NO 59,1%, SI’40,9%, pressoché omogeneità territoriale del NO (ad esclusione infatti delle sole Regioni di Toscana ed Emilia – Romagna e della Provincia Autonoma di Bolzano), dimissioni di Renzi. Chiariamoci: anche stavolta non sono proprio andato a votare, coerentemente con il mio disimpegno politico (che è anch’esso un atto politico) ed in essere da diversi anni ormai. Ed è altresì evidente che ho comunque desiderato che vincesse il NO (basta leggere i miei post politici ed in tempi non sospetti). E gioisco per quei parenti e quegli amici che ieri hanno votato NO. Così come ho sempre sostenuto, e lo sostengo anche oggi, che la Costituzione necessita certamente d’essere cambiata e in diversi suoi aspetti. Ma, ed è questa la vera riflessione odierna, in un Paese complesso come l’Italia e con una Costituzione dai significati e dalle implicazioni altrettanto complessi, il semplicismo ed il riduzionismo, tanto di contenuto quanto di forma, portato avanti da Renzi, dal “suo” PD, e da tutti quelli che hanno votato SI’, hanno trovato il loro naturale approdo: l’isola dell’illusione. Ora, c’è da augurarsi – perché non è affatto scontato ed automatico – che il significato di quello che è accaduto sia davvero compreso e tradotto in conseguenti e sensati comportamenti tanto sul piano specifico (crisi di Governo e sue conseguenze) tanto sul piano generale (la Politica italiana ed il suo Popolo). E forse l’Olismo potrebbe aiutare. Anzi ….. Esso avrebbe già e certamente proprio evitato un Referendum del genere! Non scorgendone la minima probabilità di riuscita (il senso del mio disimpegno, anche stavolta ……): gli Italiani, infatti, sono stati chiamati ad esprimersi su un cambiamento costituzionale (generale) e non su un cambiamento specifico (un particolare tema: aborto, divorzio ecc.). Andava preparato meglio. Spiegato meglio. In più tempo. Con anche più teoria. Ed il tutto in modo più organico, più integrato, intero. E se qualcuno ha visto come “specifica” la chiamata alle urne perché si interveniva su ”alcuni punti” della Costituzione, egli ha appunto commesso un grande e grave errore (riduzionistico) di valutazione paradigmatica. La Costituzione è entità complessa. L’Italia è complessa. Ed il Popolo non poteva che reagire come ha reagito visto che si è rischiato di andargli “a toccare” la Carta Costituzionale in un modo appunto “puntiforme” e che pertanto è apparso come un modo -  nella migliore delle ipotesi -  superficiale e riduzionistico  per una cosa grande come la Costituzione (e dunque un modo troppo rischioso) oppure è apparso come un modo – nella peggiore delle ipotesi – alquanto furbesco (e dunque con prospettive di deriva autoritaria). La Politica è una cosa seria. Spero ritorni quella vera. Ad maiora! (… e chissà che non mi ritorni la voglia di votare … ed in generale di impegnarmi …..) Luca Fortunato

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