Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

domenica 15 ottobre 2017

L'Olismo nelle Scienze Agrarie - 4



Post 179  
L’Olismo nelle Scienze Agrarie – 4 

…. continuando dai precedenti post 176, 177 e 178 (vedi): 

Dal libro “Manifesto per la terra e per l’uomo”, autore: Pierre Rabhi (agricoltore, scrittore, pensatore, ecologista), add editore, anno: 2012

[…] Sarebbe sensato chiedersi che cosa abbia potuto condurci a una situazione tanto drammatica, quando i progressi della agricoltura industriale ci promettevano, già trenta o quarant’ anni fa, di mettere fine alla fame nel mondo. Ma quali sono state le reali conseguenze di questo inedito cambio di rotta nella storia millenaria dell’agronomia? [….]

[….] I deserti di mais, grano, orzo, girasole si allargano, trasformando il paesaggio in una gigantesca scacchiera sulla quale l’industriale della terra è confinato, tutto solo, nella cabina del suo trattore (trattore che è stato via via equipaggiato con accessori all’ultimo grido, per aiutarlo a superare la noia procurata dal vuoto e dalla banalità di una terra, substrato impersonale, che non ha più né linguaggio né vita né bellezza). Le aziende agricole basate sulla policoltura e l’allevamento e costituite organicamente come sistemi integrati, fondati sulla diversità interattiva, cedono il posto alla specializzazione: cerealicoltura, allevamento, frutticoltura, viticoltura, floricoltura, orticoltura … 

[…] L’uso massiccio di pesticidi sintetici è particolarmente drammatico. […] Un umorista diceva che presto, all’inizio di ogni pasto, non dovremo più augurarci “buon appetito”, ma “buona fortuna” [….]

[…] Se l’agricoltura moderna è così distruttrice ed ignara delle leggi della vita, è perché si iscrive in un movimento generale della società che mi sembra altrettanto cruciale comprendere e ripensare. L’essere umano ha instaurato, come base del “vivere insieme”, il principio di frammentazione e di dualità fisica, psichica, ideologica, metafisica, con i dissensi e le violenze che ne derivano direttamente o indirettamente. La modalità piramidale, ispirata dal lavoro a catena, ha segmentato i compiti e le visioni del mondo. Ma la vita è per natura indivisibile. [….]

[….] I risultati “miracolosi” ottenuti con i fertilizzanti minerali e i pesticidi sintetici hanno dissimulato tre domande essenziali. Un miracolo certo, ma: a quale costo energetico? a quale costo ecologico? a quale costo umano? [….] 

[…] Il cambio di paradigma non avrà tuttavia possibilità di successo senza un comportamento individuale basato sulla moderazione e sulla autolimitazione, in cui i valori dell’essere primeggino su quelli dell’avere. E’ in questo che l’utopia della sobrietà volontaria e felice è una scommessa allo stesso tempo etica, politica, ecologica e strategica […] 

[…] Il modello industriale e produttivista  sul quale è fondato il mondo moderno pretende di applicare l’ideologia del “sempre di più” e la ricerca del profitto illimitato a un pianeta limitato. L’accesso alle risorse avviene tramite il saccheggio, la competitività e la guerra economica fra gli individui. Dipendente dalla combustione energetica e dal petrolio, le cui riserve si esauriscono, questo modello non è generalizzabile. [….] L’industrializzazione dell’agricoltura, con l’uso massiccio di fertilizzanti chimici, di pesticidi e di sementi ibride e la meccanizzazione eccessiva, ha portato un duro attacco alla terra nutrice e alla cultura contadina. Non potendo produrre senza distruggere, l’umanità si espone a carestie senza precedenti […] L’agroecologia, che raccomandiamo come etica di vita e tecnica agricola, permette alle popolazioni di riguadagnare autonomia, sicurezza e salute alimentare, pur rigenerando e preservando i propri patrimoni nutritivi […] Agricoltura a misura d’uomo, artigianato, piccolo commercio … dovrebbero essere riabilitati in modo che più cittadini possibile possano tornare ad essere attori dell’economia [….]

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