Post 170
Catalogna complessa
Situazione complessa in
Catalogna. Complessa in quanto vi sono ragioni e torti da entrambe le parti. Le
ragioni del Governo di Madrid riguardano i dubbi, effettivamente ragionevoli, sulla
incostituzionalità del referendum. Le ragioni della Catalogna riguardano,
invece, il quid che essa
effettivamente esprime, un peculiare mix di elementi culturali, linguistici ed
economici che la distinguono nettamente del resto della Spagna. Quanto ai
torti, sono le tipologie di azione messe in atto, da entrambe le parti, a
difesa delle proprie ragioni, tipologie di azione improntate al Riduzionismo. Il
torto della Catalogna, infatti, è di pensare di poter risolvere per mezzo di un
referendum un problema così grande, del resto storico, anche storico. Il torto
del Governo di Madrid, invece, consiste nell’uso della forza: pallottole di
gomma e tirate di capelli potranno pur sedare le persone che rivendicano quel quid precisato prima, ma non il quid stesso. Che resta e resterà intatto
e pronto ad essere rivendicato da altri e che magari per numero e/o
organizzazione non si riuscirà nemmeno più a sedare (come la Storia delle
Società mostra spesso). Dunque, che fare? La vera risposta è una sola: politica olistica. Cosa certamente difficile,
… come la situazione del resto! Ma cosa assolutamente necessaria. La cosa assolutamente necessaria. Oggi
però occorre continuare la riflessione. La Catalogna, la Brexit ecc. Non
possono non essere lette in modo unitario. Certo, sono fenomeni specifici ed
autonomi. Ma sono anche in qualche modo legati da un senso e da un significato
più ampio e generale: l’Europa è al capolinea. Questa Europa. Solamente burocratica
e monetaria. Con aria di pseudo-cultura, di pseudo-integrazione, di
pseudo-unità ecc. Dunque un’Europa
riduzionistica. Inutile, illusoria, dannosa. Quando ci sarà (se ci sarà) una
vera svolta (olistica)? Luca Fortunato
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