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L’Olismo
nelle Scienze Agrarie – 9
….. continuando la serie (da tenerla
tutta presente – vedi):
Olismo e
Tecnologia
Il lettore di oggi esplorando il presente blog così come il
mio vecchio blog potrà rendersi conto dell’atteggiamento positivo che ho sempre
avuto nei riguardi della Tecnologia. Del resto qui siamo nel Web. E dunque come
potrebbe essere il contrario? Ma la cosa merita una specificazione in più. O
meglio una maggiore esplicitazione. Mi è stata chiesta. La faccio volentieri.
La Tecnologia è un mezzo, uno strumento. Intanto di essa, della sua esistenza,
vanno comunque ringraziati e lodati tutti coloro che la ideano, la progettano,
la creano, la producono, la promuovono, la collaudano e ce la rendono
disponibile. Tuttavia come ogni mezzo ed ogni strumento va considerata appunto
un mezzo ed uno strumento e non un fine in sé. La cosa sembra una stupidità ma
non lo è. Questo aspetto lo lascio comunque agli storici e ai sociologi e agli
psicologi. E alla lettura dei loro libri. Come ogni mezzo e ogni strumento, e
qui è la riflessione propria di oggi, essa è neutra e neutrale. In sé non è né
buona né cattiva. Quello che può essere buono o cattivo, positivo o negativo è
l’uso di essa, il suo impiego. Ma, in fondo, di questa considerazione si potrebbe
dire che è banale. In realtà, approfondendo la cosa, andiamo in una dimensione
estremamente significativa e determinante. E cioè: l’uso di essa, il suo
impiego diventano negativi se collocati all’interno del Paradigma del
Riduzionismo ed invece diventano positivi se collocati all’interno del
Paradigma dell’Olismo.
Per capirci, immaginiamo di usare la Tecnologia più evoluta,
dei veri e propri gioielli hi-tech, per conoscere, ad esempio, le dinamiche di
un agro-ecosistema o di un vigneto o di un uliveto e così via. Ebbene la
stessa tecnologia se viene usata nel Paradigma del Riduzionismo ci permetterà
una migliore indagine al fine di una conoscenza o migliore conoscenza
dell’agro-ecosistema o del vigneto o dell’uliveto ecc. di tipo bio-meccanicistico
(il tutto è uguale alla somma e alla relazioni delle parti costitutive). Il che,
come dimostra la Storia, è un guaio; se invece viene usata nel Paradigma
dell’Olismo ci permetterà una migliore indagine al fine di una conoscenza o
migliore conoscenza dell’agro-ecosistema o del vigneto o dell’uliveto ecc. di
tipo organicistico (il tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle
parti costitutive). Il che, come dimostra la Storia, è meglio. Immaginiamo,
ancora, di usare la Tecnologia più evoluta, dei veri e propri gioielli hi-tech,
per effettuare, ad esempio, l’irrigazione o la lavorazione del terreno o la
fertilizzazione e così via. Ebbene la stessa tecnologia se viene usata nel
Paradigma del Riduzionismo ci permetterà una migliore efficacia ed efficienza
delle azioni tecniche (che sono anche e sempre economiche) con un fine
bio-meccanicistico (il tutto è uguale alla somma e alla relazioni delle parti
costitutive). Il che, come dimostra la Storia, è un guaio; se invece viene
usata nel Paradigma dell’Olismo ci permetterà una migliore efficacia ed
efficienza delle azioni tecniche (che sono anche e sempre economiche) con un
fine di tipo organicistico (il tutto è
maggiore della somma e delle relazioni delle parti costitutive). Il che, come
dimostra la Storia, è meglio.
Insomma, è la premessa teorico-paradigmatica (riduzionistica
o olistica) unitamente allo scopo teorico-paradigmatico (riduzionistico o
olistico) che rende positivo o negativo l’uso della Tecnologia (di per sé
neutra e neutrale). In particolare, le conoscenze olistiche (anche per mezzo
della più bella ed evoluta tecnologia) sono anche ecologiche in senso proprio;
e le azioni tecnico-economiche olistiche (anche per mezzo della più bella ed
evoluta tecnologia) sono anch’esse ecologiche in senso proprio. Non può dirsi
lo stesso per il Riduzionismo. Anzi, …..
Ciao a tutti. Ad
maiora! E a presto. Luca Fortunato
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