Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 4 novembre 2016

Chiarezza, indipendenza e libertà



Post n. 101: 
Chiarezza, indipendenza e libertà
Con aggiornamento (in verde) del 17/11/2016
Da sempre, non è un mistero, sono per l’abolizione degli Ordini professionali, di tutti gli Ordini professionali. Vi appartengo al mio per puro obbligo di Legge. Se potessi, sceglierei di non appartenervi per svolgere sempre e comunque il nobile e bellissimo lavoro d’agronomo. Senza alcun dubbio. Una leggenda metropolitana vuole addirittura che io abbia avuto o che io abbia ancora intenzione di candidarmi alla Presidenza del mio Ordine o alla carica di Consigliere! Questo è falso. Completamente falso. Mai avute e mai avrò – per mia cultura e per mie scelte di vita - intenzioni del genere. Forse qualcuno lo ha desiderato e lo desidera e magari nei vari discorsi scaturiti in seguito, tra chi si è espresso male e chi ha capito male, è uscita una sciocchezza del genere. Ad ogni modo, lo ribadisco, spero che gli Ordini, tutti, vengano aboliti. Anche perché altre attività quali lo scrivere libri di Agraria (con anche vendita degli stessi e conseguente reddito ricavato e dichiarato) o l’insegnare, il tenere lezioni, corsi di Agraria ecc. ed anche a livello universitario (e con reddito ricavato e dichiarato) o il fare libera ricerca (teorica e/o sperimentale) ecc. ecc. ecc. sono tutte libere attività del laureato in Scienze Agrarie o addirittura del cittadino cultore di temi d’Agraria (e non attività riservate al Dottore Agronomo) e possono, dunque, essere svolte anche senza essere iscritti all’Ordine. Al pubblico, poi, ed eventualmente anche acquirente, il giudizio. Anche per il ruolo ed il lavoro di CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) presso i Tribunali, pensate, può essere chiamato dal Giudice - con motivazione - un esperto della materia che non figuri iscritto nell’Albo di un Ordine professionale. Ed anche per il ruolo ed il lavoro di CTP (Consulente Tecnico di Parte) può essere chiamato dalla parte una qualsiasi persona in cui si ripone semplicemente la fiducia. O addirittura la stessa parte può essere CTP di se stessa. E poi per essere assunti dalla Pubblica Amministrazione non vi è assolutamente obbligo di iscrizione all’Ordine. Così anche per certe tipologie di assunzione nel settore privato. Ed allora, se è vero come è vero che la nostra moderna Società – che sia un bene o sia un male, è altro discorso – è liquida, come giustamente afferma il filosofo Bauman, allora gli Ordini professionali - insieme a tutte le altre forme di rigidità della Società - sono solo degli anacronismi. Da superare anche formalmente (perché sostanzialmente già lo sono, e da tempo). Ovviamente finché esisteranno dovremo appartenervi (per esercitare quelle che sono le attività riservate, e non tutte le altre ….) e dovremo altresì rispettarli (senza, però, che ciò debba comportare da parte dell’iscritto la supina accettazione del sistema visto che esistono tanto il diritto di cronaca quanto il diritto di critica nonché la possibilità ed, anzi, anche il dovere da parte dell’iscritto di denunciare eventuali abusi, indebite ingerenze, intimidazioni, minacce, ostracismi, istanze d’invidia, insulti personali, insinuazioni ecc. nonché contenuti sbagliati o anacronistici ecc. da parte del sistema stesso, dei suoi protagonisti ecc.). Tutto ciò lo dico anche per altri 3 motivi: 1.tranquillizzare, alla luce del sole, chi in passato ed anche oggi si è fatto e si sta facendo degli autentici film di delirio sulla mia possibile candidatura nella vita dell’Ordine professionale (film che magari sono i responsabili di certi comportamenti tanto cumulativi quanto poco nobili quanto ancora inutili ed immotivati che il delirante o i deliranti hanno avuto ed hanno tuttora e che, se non dovessero terminare, vedranno il sorgere di azioni di Difesa). Tranquilli tutti, quindi: resto e resterò un semplice iscritto (per puro obbligo di Legge). Coerentemente con le mie idee. 2. Le mie idee, appunto, sull’abolizione dell’Ordine non sono in contraddizione con l’appartenenza allo stesso Ordine o anche al rapportarmi con lo stesso. Chi immagina una cosa del genere lo fa per debolezza della sua mente: non riuscendo a vedere il tutto in modo complesso lo riduce ad uno scenario di incompatibilità. Facile ma sbagliato. Si impegni un po’di più e vedrà che comprenderà o almeno comprenderà un po’ meglio. 3. Il mio primo libro (che sta per essere pubblicato, sotto l’albero di Natale ci sarà) pur attingendo dal mio esercizio professionale di quasi 10 anni è indipendente dallo stesso, è firmato e viene firmato da me – unico autore – come laureato in Scienze Agrarie (e non come Dottore Agronomo). Ma viene firmato da me anche come cittadino e come olista (anche perché esso va anche ben oltre il mio stesso esercizio professionale …. pur rimanendo nell’Agraria! e comunque ben oltre l’ ”inquadramento” che un Ordine potrà mai riuscire a fare su e di un laureato in Scienze Agrarie …. pur rimanendo nell’Agraria! Le Scienze Agrarie sono grandissime! Soprattutto se olistiche!). Per scelta. Per scelta sensata, motivata e dal grande significato (anche e soprattutto culturale e di verità e di giustizia: emblematica in tal senso e' l'intervista tremendamente riduzionistica rilasciata dall'Ordine di Matera nello spazio d'approfondimento sulla Xylella su TRM - Radio Televisione del Mezzogiorno - appena un anno fa, nel novembre 2015 -la trovate su YouTube o nel sito dell'emittente ) che chi acquisterà il libro e si prenderà la briga di leggerlo avrà più chiaro, anzi avrà chiarissimo. Ad maiora! Luca Fortunato   

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