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n. 104:
Al
mio primo libro! – 2
Con aggiornamento (in rosso) del 16/11/2016
Proseguendo
dal precedente post n. 103, tre felici considerazioni-constatazioni: 1.Riguardo al fenomeno Xylella-CoDiRO:
continuo a constatare che tanto a livello generale (Olismo/Riduzionismo,
Teoria/Sperimentazione, Scienza/Tecnica ecc.) quanto a livello specifico
(CoDiRO, disseccamento rapido in sé, batterio Xylella, insetto vettore, Salento, monitoraggio, buone pratiche
ecc.) sia la forma delle parole,
degli scritti e delle azioni sia la loro sostanza,
da parte dell’establishment (politica, istituzioni, media, ricerca,
professioni, organizzazioni agricole ecc.) sono viziati tanto da riduzionismo
quanto da malafede. Nonché i fenomeni di silenzio e/o di aggiramento anche
banale dell’argomento che altro non fanno che dimostrare la debolezza e
l’imbarazzo dell’establishment tanto in generale quanto nello specifico caso della
mia Teoria. Dimostrando altresì la forza, già in sé, della mia Teoria. Pertanto, ci avevo visto giusto ed ho
azzeccato il mio comportamento: è sensato continuare come sto facendo e cioè
configurare la mia Teoria Xylella vedi post n. 84 del 3 ottobre ’16 - che oltre al recente caso di Ostuni post n. 93, 94, 95, 97 spiega anche l'odierno caso di Martina Franca - cioè il 2°
capitolo del Primo Libro – interamente pubblicato a fine 2016 - e i suoi futuri
e successivi sviluppi (capitoli del Secondo Libro – fine 2017 inizio 2018) come
libera ed autonoma attività editoriale (blog e libri in self-publishing,
eventualmente anche in “iper-self-publishing” sempre tutelato dalla Legge e per
questo ancora più avvincente ed efficace e tagliente. Sorprese.). A debita e
voluta e scelta ed anche dichiarata, proprio in questi ultimi giorni, distanza
e lontananza dalle riviste “ufficiali” (?) che poi altro non sono che uno
strumento, spesso anche banale, degli interessi dell’establishment ….. Ci hanno
provato ad incastrarmi ma non gliel’ho permesso ….. e ringrazio il mio sesto
senso. E la cosa è diventata in questi ultimi giorni – grazie ad un mio amico,
mago del web - anche razionalmente fondata cioè motivata e documentata.
Sorprese). Libera ed autonoma attività editoriale, quindi, con tutela del
diritto d’autore e guadagni monetari in seguito alla libera e legittima ed
autonoma vendita degli stessi prodotti editoriali. Circondato da poche ma
virtuosissime persone che a vario titolo (studiosi, agricoltori, cittadini
interessati ecc.) mi stimano, mi incoraggiano, mi sostengono e mi aiuteranno,
collaboreranno con me, per gli sviluppi teorico-sperimentali e sperimentali.
Non avrei potuto desiderare di meglio. Se il Salento o altre zone olivicole
beneficeranno o meno della mia Teoria e di suoi rimedi dipenderà
dall’establishment, solo dall’establishment. E se l’establishment dovesse farsi
sentire? Fermo restando che io non aspetto nessuno (… e non ho aspettato
nessuno), è certo che la tardività di risposta su una questione così importante
dovrebbe essere talmente controbilanciata da motivazioni e prospettive talmente
valide da farmi decidere per una istanza di fiducia collaborativa. Ora la
probabilità che ciò - in Italia …. - avvenga è dell’1%. Il che vuol dire che
non è impossibile! Ad ogni modo, avrò fatto – ed in parte ho già fatto -
scienza e cultura. Comunque. Guadagnandoci materialmente e moralmente, come è
giusto che sia. Del resto, le teorie sono come le stelle. Ai teorici interessa
appiccicarle in cielo. Stop. Se poi i viandanti, i viaggiatori ed i naviganti
le vorranno considerare o meno per orientarsi è un aspetto che riguarda i viandanti,
i viaggiatori e i naviganti. Auguri a tutti loro. 2.Riguardo agli altri temi del mio Primo Libro (valutazione di
stabilità degli alberi, cibo, estimo, rapporti agricoltura/ambiente ecc.):
constato felicemente – seppur con la presenza di ancora diffuse ed immotivate
resistenze e cocciutaggini – una sensibilità maggiore, una maggiore
predisposizione ad aprirsi in senso paradigmatico (a favore dell’Olismo,
ovviamente!) e quindi, per conseguenza, per naturale conseguenza, ad una
maggiore voglia di cimentarsi in alternative dimensioni metodologiche,
operative, lavorative ecc. Constato altresì – e non è un caso, anzi le cose vanno
insieme e si spiegano insieme - una
maggiore consapevolezza del rapporto tra aspetti teorici e aspetti
sperimentali, in particolare che anche la teoria è realtà, è reale, è
concretezza, spesso dalla potenza pratica enorme. E che sono invece le
distinzioni teoria/realtà, teoria/concretezza, teoria/pratica ecc. ecc. ecc.
che appartengono all’irrealtà! Ed è proprio così che stanno le cose (anche per
Teoria Xylella …..!). Ma si sa, in queste faccende e su queste cose è
determinante soprattutto la mentalità
delle persone. La vera trincea! Ed in
fondo è proprio per questo che scrivere e pubblicare libri (non banali,
ovviamente …) è stata, è e sarà sempre una delle cose più belle e più importanti del Mondo. Ed è bellissima l’immagine
che è uscita da una bella chiacchierata dell’altra sera: la valigia (di lavoro)
dello sperimentalista e la valigia (di lavoro) del teorico. Nella prima:
strumenti, aggeggi, arnesi ecc. e misurazione, analisi, induzione, algoritmi
ecc. Nella seconda: intuizione, immaginazione, deduzione, logica, euristica,
sintesi ecc. e fogli di carta, matite, penne ecc. Tante le considerazioni che
si possono fare. Una per tutte: la teoria è tanto importante quanto economicamente
non speculativa. La sperimentazione è tanto importante quanto economicamente
speculativa. A buoni intenditori poche parole …… 3. La veloce furbizia può
tagliare il traguardo nelle gare dei cento metri di quartiere ma non taglia mai
il traguardo nelle cittadine e territoriali Maratone (scientifiche, tecniche, politiche
in senso nobile ecc.) come invece riesce
a fare il velocissimo intuito in braccio, però, all’intelligenza che procede
più lentamente ma costantemente, continuamente, inesorabilmente. E spesso con
grandi sorprese! Ad maiora! Luca
Fortunato
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