Post 230
Intermezzo (il Secolo in cerca di identità)
Se getto uno sguardo d’insieme sui fatti che le cronache (politiche,
economiche, sociali, scientifiche, ecc.) ci hanno consegnato nelle ultime
settimane (tanto a livello mondiale, che nazionale, che territoriale, che
locale), mi viene in mente questa considerazione di significato:
come ben
sapete (da tutti i post in questo mio blog, da numerosi post nel mio vecchio
blog, dai miei 2 libri usciti, così come dai blog e dai libri degli altri
olisti sparsi nel mondo), l’Olismo (quello vero, ovviamente) non solo risulta
essere meglio fondato in funzione dell’avvenuto ed ultimo progresso delle
scienze (matematica, fisica, chimica, biologia, agronomia, ecologia, medicina,
economia, sociologia ecc.) rispetto al “congelato” Riduzionismo, ma risulta
essere anche più idoneo per affrontare i risvolti di tipo sociale, culturale,
legale, esistenziale che sempre più vanno caratterizzando i fatti, tutti i tipi
di fatti, che avvengono nella Società di Oggi, sempre più complessa. Dunque,
essendo l’Olismo oggettivamente migliore del Riduzionismo e per una doppia
motivazione (tecnica e politica), sono davvero in preda ad una forma di
non-intelligenza coloro che si ostinano a muoversi nel Riduzionismo, esponendo
se stessi e il “gregge umano” che li segue, a risvolti sempre più rischiosi e
sempre più inefficaci ed inefficienti. E non c’entra nulla la Tecnologia e il
suo progresso, nel senso che la Tecnologia è soltanto un mezzo tanto
nell’Olismo quanto nel Riduzionismo. C’entra, invece, il mutamento dei concetti
di spazio, tempo, massa, energia, causa ed effetto, organismo, salute e
malattia, sistema, mercato, società ecc. che ci ha dato l’Olismo (dai primi del
Novecento a tutt’oggi) e che il Riduzionismo ancora nega o ignora.
Irresponsabilmente. E fino a quando la Scuola, l’Università, la Ricerca, la
Formazione, ecc. non cambieranno, a ognuno di noi spetta l’auto-formazione e
l’auto-aggiornamento sull’Olismo e in merito all’Olismo, sui tanti e diversi
libri che si trovano nelle librerie, nelle biblioteche, nel Web, senza negare
quanto impartitoci dal sistema ordinario ma andandoci oltre, per non trovarci
inadeguati nel rapporto con la Realtà. Non si tratta del Sapere, ma di adeguare
il Sapere alla realtà. Non si tratta di saper Fare, ma di fare nella direzione
adeguata. Non si tratta di competenze, ma di ri-modulare le competenze rispetto
alla Complessità che è sempre ed in ogni cosa maggiore. Non si tratta della
normativa, ma di applicare la normativa in modo flessibile, guidati dal buon
senso, specialmente quando il progresso delle varie cose ci mostra e ci
dimostra che la normativa è rimasta “congelata” mentre il Mondo è andato
avanti. Non si tratta di illudere che tutti possono far tutto, ma di
selezionare chi può permettersi di fare certe cose e magari, anche, con la
collaborazione di tutti. In tutti questi passaggi di svolta, in tutte queste
dinamiche di svolta, vi è una sola stella polare: il vero Olismo. Insomma, non
vi sono più scuse. Per nessuno. Tutto ciò, comunque, è una constatazione
dell’esistente. Sotto gli occhi di tutti, e nelle orecchie di tutti. Ma ora mi
chiedo: visto che l’ostinazione riduzionistica risulta essere, e sempre di più,
un guaio per tutta la Società, quando il Riduzionismo diventerà un reato? E
dunque, quando chi lo dovesse ancora praticare verrà punito? Perché se è vero
che Olismo e Riduzionismo sono, ancora attualmente, entrambi legittimi e
lasciati alla libera scelta di ognuno, è anche vero che questa doppia
legittimità, per entrambi, esiste perché la Società non ha ancora legiferato
contro il Riduzionismo, perché essa è in colpevole ritardo in ciò. In pigro e
vile ritardo. Quel giorno, cioè il giorno in cui il Riduzionismo sarà diventato
un reato, quando arriverà, perché arriverà, sarà un passo storico e, credo, il
tratto caratterizzante, in positivo, di questo Secolo (che altrimenti rischia
di non averne nessuno di tratto caratterizzante in positivo!). Nel frattempo,
però, dobbiamo saper distinguere tra chi, pur legittimamente, si trova in un
Paradigma di fatto superato (il Riduzionismo) e chi, invece, sempre
legittimamente, si trova in un Paradigma in armonia con il Nostro Tempo
(l’Olismo). E, di conseguenza, saper scegliere! Ciao a Tutti. E a presto. Luca
Fortunato (Matera) lucaf73x@gmail.com
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