Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 2 maggio 2018

Intermezzo (il Secolo in cerca di identità)


Post 230 

Intermezzo (il Secolo in cerca di identità) 

Se getto uno sguardo d’insieme sui fatti che le cronache (politiche, economiche, sociali, scientifiche, ecc.) ci hanno consegnato nelle ultime settimane (tanto a livello mondiale, che nazionale, che territoriale, che locale), mi viene in mente questa considerazione di significato: 
come ben sapete (da tutti i post in questo mio blog, da numerosi post nel mio vecchio blog, dai miei 2 libri usciti, così come dai blog e dai libri degli altri olisti sparsi nel mondo), l’Olismo (quello vero, ovviamente) non solo risulta essere meglio fondato in funzione dell’avvenuto ed ultimo progresso delle scienze (matematica, fisica, chimica, biologia, agronomia, ecologia, medicina, economia, sociologia ecc.) rispetto al “congelato” Riduzionismo, ma risulta essere anche più idoneo per affrontare i risvolti di tipo sociale, culturale, legale, esistenziale che sempre più vanno caratterizzando i fatti, tutti i tipi di fatti, che avvengono nella Società di Oggi, sempre più complessa. Dunque, essendo l’Olismo oggettivamente migliore del Riduzionismo e per una doppia motivazione (tecnica e politica), sono davvero in preda ad una forma di non-intelligenza coloro che si ostinano a muoversi nel Riduzionismo, esponendo se stessi e il “gregge umano” che li segue, a risvolti sempre più rischiosi e sempre più inefficaci ed inefficienti. E non c’entra nulla la Tecnologia e il suo progresso, nel senso che la Tecnologia è soltanto un mezzo tanto nell’Olismo quanto nel Riduzionismo. C’entra, invece, il mutamento dei concetti di spazio, tempo, massa, energia, causa ed effetto, organismo, salute e malattia, sistema, mercato, società ecc. che ci ha dato l’Olismo (dai primi del Novecento a tutt’oggi) e che il Riduzionismo ancora nega o ignora. Irresponsabilmente. E fino a quando la Scuola, l’Università, la Ricerca, la Formazione, ecc. non cambieranno, a ognuno di noi spetta l’auto-formazione e l’auto-aggiornamento sull’Olismo e in merito all’Olismo, sui tanti e diversi libri che si trovano nelle librerie, nelle biblioteche, nel Web, senza negare quanto impartitoci dal sistema ordinario ma andandoci oltre, per non trovarci inadeguati nel rapporto con la Realtà. Non si tratta del Sapere, ma di adeguare il Sapere alla realtà. Non si tratta di saper Fare, ma di fare nella direzione adeguata. Non si tratta di competenze, ma di ri-modulare le competenze rispetto alla Complessità che è sempre ed in ogni cosa maggiore. Non si tratta della normativa, ma di applicare la normativa in modo flessibile, guidati dal buon senso, specialmente quando il progresso delle varie cose ci mostra e ci dimostra che la normativa è rimasta “congelata” mentre il Mondo è andato avanti. Non si tratta di illudere che tutti possono far tutto, ma di selezionare chi può permettersi di fare certe cose e magari, anche, con la collaborazione di tutti. In tutti questi passaggi di svolta, in tutte queste dinamiche di svolta, vi è una sola stella polare: il vero Olismo. Insomma, non vi sono più scuse. Per nessuno. Tutto ciò, comunque, è una constatazione dell’esistente. Sotto gli occhi di tutti, e nelle orecchie di tutti. Ma ora mi chiedo: visto che l’ostinazione riduzionistica risulta essere, e sempre di più, un guaio per tutta la Società, quando il Riduzionismo diventerà un reato? E dunque, quando chi lo dovesse ancora praticare verrà punito? Perché se è vero che Olismo e Riduzionismo sono, ancora attualmente, entrambi legittimi e lasciati alla libera scelta di ognuno, è anche vero che questa doppia legittimità, per entrambi, esiste perché la Società non ha ancora legiferato contro il Riduzionismo, perché essa è in colpevole ritardo in ciò. In pigro e vile ritardo. Quel giorno, cioè il giorno in cui il Riduzionismo sarà diventato un reato, quando arriverà, perché arriverà, sarà un passo storico e, credo, il tratto caratterizzante, in positivo, di questo Secolo (che altrimenti rischia di non averne nessuno di tratto caratterizzante in positivo!). Nel frattempo, però, dobbiamo saper distinguere tra chi, pur legittimamente, si trova in un Paradigma di fatto superato (il Riduzionismo) e chi, invece, sempre legittimamente, si trova in un Paradigma in armonia con il Nostro Tempo (l’Olismo). E, di conseguenza, saper scegliere! Ciao a Tutti. E a presto. Luca Fortunato (Matera) lucaf73x@gmail.com   

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