Post n. 14:
Il Paradosso (stolto) di
Messina
Ma è mai possibile che mentre Messina frana e rimane senza acqua
per diversi giorni (in un Paese “industrializzato”
come l’Italia … nel 2015 d.C. ….) - nonché già franata ed in modo drammatico
nel 2009 in alcune sue località come Giampilieri - si ha intenzione di
appioppargli il Ponte sullo Stretto? Una Città che ora - come se non
bastasse … - viene a trovarsi anche tra un problema reale, l'acqua dolce da bere, e un problema irreale, l'acqua salata da scavalcare! Credo che di stretto vi sia solo il cervello
riduzionista di alcuni! Incapaci di Olismo ma capacissimi di mistificare e
speculare! Gli aspetti sono tanti e molteplici dell’inopportunità e della
stoltezza dell’opera. Ne scelgo solamente due, tratti - del resto - non solo
dalla mia mente di libero cittadino ma anche da sensate cronache e sensate
opinioni di esperti facilmente consultabili in rete - con considerazione
finale. Mi chiedo: 1.secondo questi geni, il Ponte dovrebbe portare talmente tanti
e diversi e vari benefici che ne beneficerebbe (di riflesso?) anche la
gestione, la mitigazione, la prevenzione del dissesto idrogeologico? Benefici di
trasporto, di comunicazione, economici, tecnologici, simbolici ecc. ecc. ecc. ?
– notare l’elencazione ed abbondante tipica del riduzionismo puro o peggio
ancora del riduzionismo mascherato da forme di pseudo-olismo riconoscibili da
espressioni come ad esempio “a 360°” che in sé sono neutre e neutrali perché possono
o non possono fare l’Olismo, dipende tutto dal contesto e da chi le pronuncia ….).
Ci sarebbe davvero tale rapporto, tale connessione? Tra i molteplici benefici
del Ponte e la terra franante? Secondo un criterio induttivo, dunque? Ancora
induttivo? 2.ma c’è memoria storica e storico-scientifica? Il terremoto di
Messina del 1908 – forse il più grande e forte terremoto registrato nel
Mediterraneo che la Storia ricordi - non dice nulla sul rischio sismico della
zona? Non suggerisce nulla? Insomma, se i nostri politici – e la loro corte - fino ad ora e da venti anni a questa parte,
sono stati e sono personaggi tragicomici, rischiamo per davvero – attraverso
vicende come il Ponte sullo Stretto, ma non solo – che si trasformino in personaggi
solamente tragici. Ovviamente, tragici per l’interesse generale, per il bene
comune, per la gente, per i cittadini. Rischiamo per davvero di perdere
occasioni per ridere ? O meglio anche per ridere? Ciao e alla prossima. Luca
Fortunato. lucaf73x@gmail.com

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