Post n. 22:
La Fotosintesi e
l’Olismo
Non so bene perché ma in questi giorni tra festa nazionale
degli alberi e le notizie sempre più critiche che giungono in merito agli
alberi dell’Amazzonia ed altre notizie arboree (e non so bene perché ma io tutte queste realtà le vedo
collegate e correlate), la mia mente è andata al seguente tema che condivido
ora in rete: la correlazione quantistica o entanglement quantistico è quel
fenomeno previsto dalla fisica quantistica per cui lo stato quantico di un
sistema non può essere descritto in sé cioè individualmente, singolarmente, separatamente
ma può essere descritto solo come sovrapposizione di più sistemi. In base ad
esso, infatti, lo stato quantico di ogni costituente, di ogni particella, di
ogni parte del sistema dipende istantaneamente ed in modo sincronico dallo
stato degli altri costituenti, delle altre particelle, delle altre parti. Il
fenomeno è uno dei fondamenti del moderno Olismo ed in particolare del moderno
Olismo scientifico. Il legame, la correlazione tra i costituenti del sistema si
mantiene anche quando le particelle si trovano a distanze molto grandi tra di
loro ed ha pertanto conseguenze sperimentalmente verificate ma senza dubbio sorprendenti
(non-località). Nonché contro-intuitive per l’intuizione spicciola di stampo
riduzionistico ma perfettamente in linea ed in sintonia con l’Intuizione
propriamente intesa e quindi di stampo olistico. Lasciando al lettore
interessato l’approfondimento dettagliato del vasto tema in sé - compresa la
“bellissima” equazione di Dirac - (tema che è un freddo dramma per i
riduzionisti ma è un caldo sole per gli olisti) e l’approfondimento di tutte le
sue le conseguenze teoriche e metodologiche (conseguenze che sono strade impercorribili
da parte dei riduzionisti e degli pseudo-olisti ma che sono strade percorribili
- sebbene con fatica - da parte degli olisti con magari eventuali aiuti di
secondo tempo da parte di riduzionisti onesti e consapevoli), richiamo oggi,
alla mia e alla vostra attenzione, un aspetto particolare del fenomeno e che ha
anche fatto notizia qualche tempo fa. Vi
è un paradigma entro cui la maggior parte degli scienziati si muove (o meglio
continua a muoversi ….) che è stato messo in seria discussione dal risultato di
uno studio. Il paradigma è il seguente: i sistemi viventi si basano su “meccanismi”
biochimici non influenzabili, non condizionabili da proprietà quantistiche come
la coerenza o entanglement in quanto
tali proprietà decadrebbero rapidamente per effetto dell'interazione con
l'ambiente circostante. Lo studio che invece lo ha messo in discussione, che è
stato pubblicato a suo tempo su “Nature Physics”, ed è stato condotto da Alex
Chin dell'Università di Cambridge e da altri studiosi dell'Istituto di fisica teorica di Ulm e del
Politecnico di Cartagena, ha lanciato l’idea che le proprietà quantistiche come
la coerenza o entanglement possano invece avere un ruolo significativo nei
processi biochimici ed in particolare nella fotosintesi. Apriti cielo …… In
estrema sintesi divulgativa (ma con tutto il suo significato scientifico): le
piante e i batteri sfruttano l’energia solare con il coinvolgimento di una
complessa via biochimica di cui fanno parte dei pigmenti legati a specifiche
proteine. L’energia viene trasferita attraverso l’"eccitazione" in sequenza di
diversi stati quantistici molecolari o "eccitoni" (...lo so, i vocaboli, i termini ... Ma sono i termini esatti, sono i termini tecnici). Ebbene, tali eccitoni hanno
mostrato una coerenza quantistica o entanglement cioè hanno presentato
simultaneamente una sovrapposizione di stati quantistici ed ognuno con la sua e
diversa probabilità (immagino il buio in cui naviga una mente riduzionistica dopo
aver letto ciò ….. ed immagino, anche perché lo provo, l’ulteriore orientamento
di una mente olistica dopo aver letto ciò …). E le nuove simulazioni di calcolo
al computer hanno confermato queste prime rilevazioni sperimentali: le proteine
partecipano al trasporto di energia in modo molto più attivo di quanto ritenuto
in precedenza. Le loro frequenze di vibrazione entrano in risonanza con le onde
degli eccitoni. Le vibrazioni possono passare dagli eccitoni alle strutture
proteiche e viceversa e con uno scambio continuo ed in equilibrio che permette
di mantenere la coerenza quantistica o entanglement. Ha spiegato Alex Chin: “[…]
La differenza principale tra il sistema usato per questa simulazione e i
sistemi impiegati per le simulazioni precedenti consiste nel non separare
l'eccitone dall'ambiente circostante, ma di considerare invece un unico sistema
a molti corpi. Abbiamo adottato un approccio olistico[…]”.Ebbene, in
conclusione, mi chiedo: riguardo al tema specifico del post e alle sue
conseguenze ma anche più in generale, siamo prossimi ad una compiuta e diffusa svolta
paradigmatica nella Scienza, nella Tecnologia e nella Tecnica oppure ancora no?
Ciao e alla prossima. Luca Fortunato. lucaf73x@gmail.com

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