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Sintesi – 4
pubblicato il 22/11/2021 ore 08:50 AM
Anche quest’anno la Giornata Nazionale degli Alberi (21
novembre) è passata nella più totale demagogia, con i soliti “bla bla bla”. Mentre
e paradossalmente le cronache, sia locali sia nazionali, ci restituiscono le
solite e tristi notizie in merito agli alberi, in particolare in merito agli
abbattimenti arborei. In calce al post, ri-propongo il fondamentale schema
paradigmatico e metodologico in merito agli alberi, ma ora vi dico di più:
nel Nuovo Libro, mostrerò, dimostrerò e denuncerò un aspetto
particolare e molto grave in merito agli alberi e che è collegato anche al
numero sempre significativamente alto di abbattimenti arborei. E cioè questo:
ci sono dei Committenti (sia privati sia pubblici) che in merito alla
valutazione di stabilità degli alberi indicano una particolare metodologia, un
particolare protocollo, un particolare schema, ecc. (tra i tanti esistenti) che
il tecnico incaricato dovrà seguire per il suo lavoro di valutazione degli
alberi. Un “obbligo di fatto” che è illegittimo (lo dimostrerò nel Nuovo Libro);
un condizionamento professionale che è grave sotto l’aspetto sia scientifico sia
deontologico (lo dimostrerò nel Nuovo Libro). La scelta metodologica e
paradigmatica è e deve essere una prerogativa del tecnico incaricato, sotto
ovviamente la sua piena responsabilità, ma sempre e comunque libera (tutto nel
Nuovo Libro, con documenti e supporti anche di un certo tipo. Vedrete).
Ma vi dicevo anche di un altro aspetto della questione: il
numero sempre significativamente alto di abbattimenti arborei, che le cronache
ci restituiscono. Che va valutato ovviamente in percentuale e non in assoluto. Su
tot alberi valutati quanti ne sono stati valutati da abbattere? Ebbene, come ben
sapete (anche dai miei libri) la mia metodica olistica assicura una percentuale
di abbattimento intorno al 10% (su 10 alberi – di un filare arboreo, per
esempio, 1 albero da abbattere; su 30 alberi - di un gruppo arboreo, per
esempio, 3 alberi da abbattere; su 1000 alberi – di una Città, per esempio – 100
da abbattere). Il 10%.
Ma vi siete presi la
briga di vedere quant’è la percentuale di abbattimento delle altre metodologie?
Dalle cronache che io ho seguito (e che mostrerò nel Nuovo Libro, con dovizia
di particolari) siamo su percentuali che mediamente vanno dal 40% all’80% !!! e
in alcuni casi – sempre più frequenti, vedrete – addirittura dal 90% al 100%
!!!??!!
Il motivo? Si tratta sia del solito Riduzionismo tecnico-scientifico
(vedere schema in calce al post) ma anche di qualcos’altro (come ho fatto
intravedere al lettore in questo post). Comunque, leggerete tutto nel Nuovo
Libro. Abbiate fede!
Vi saluto con lo schema di sempre, dandovi appuntamento alla
settimana prossima con la Sintesi n. 5. Sperando che lo schema entri nella
zucca dura di alcuni. Per il bene degli Alberi (ma anche per il bene Nostro,
che sotto gli alberi, camminiamo, sostiamo, ecc.):
posti: A (albero), C
(chioma: branche, rami, foglie ecc.), F (fusto: corteccia, libro, legno ecc.),
R (apparato radicale), abbiamo:
1. Paradigma del
Riduzionismo: l’albero è un sistema vivente di tipo biomeccanico. Pertanto,
l’albero è una entità riducibile, riconducibile, uguale alla somma delle sue
parti costitutive: A = C + F + R . I fondamenti teorici si trovano nella
Filosofia e nella Scienza avutesi dal Seicento fino alla fine
dell’Ottocento/primi anni del Novecento (Meccanicismo: abiotico e biotico). Le
metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e
dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia,
patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.)
sono di tipo analitico, induttivo, algoritmico, razionale, lineare (esempi:
divisione in generi e specie, per la classificazione botanica; metodologie VTA,
SIA, SIM, TSE, per la valutazione di stabilità; nesso di causa/effetto tra
microorganismo e malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche
cognitivo-metodologiche: uso della vista, uso dell’analisi, uso dell’induzione,
uso integrativo della tecnologia, uso dell’algoritmica anche per le conclusioni
(si inquadra il caso in esame in schemi prestabiliti: tabelle, classi ecc.).
Scienze di base: fisica classica, biologia, bio-fisica;
2. Paradigma
dell’OLISMO: l’albero è un sistema vivente di tipo complesso cioè è un
organismo vivente e quindi è dotato anche di proprietà e dinamiche di tipo
emergente (come da Emergentismo). Pertanto, l’albero è una entità maggiore
della somma delle sue parti costitutive: A = (C + F + R) + q . Dove q
simboleggia il quid emergente (semplice o composto) dell’albero. Ed ogni albero
ha il suo quid, sia se è un albero isolato sia se è un albero come componente
di un nucleo arboreo (gruppo, filare, bosco, pineta ecc.). In quest’ultimo caso
il quid dell’albero singolo è particolarmente determinato influenzato dalle
caratteristiche del collettivo, del Tutto (nucleo arboreo). I Fondamenti
teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dai primi del
Novecento a tutt’oggi (Organicismo e Vitalismo). Le metodologie di studio e di
indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione
botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia,
stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo sintetico,
deduttivo, euristico, intuitivo, non-lineare (esempi: esistenza di “tipi”, per
la classificazione botanica; metodica V.O.S.A. - autore Luca Fortunato - per la
valutazione di stabilità; pool di cause e concause per l’insorgenza di una
malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche:
uso della vista anche ed eventualmente integrata dall’uso degli altri 4 sensi,
uso della percezione, uso dell’intuizione, uso della deduzione, uso
discrezionale della tecnologia, uso dell’euristica anche per le conclusioni (in
funzione della specificità del caso in esame si valuta se è possibile inserirlo
in schemi prestabiliti o se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti da
modificare o se occorre creare nuovi schemi interpretativi). Scienze di base:
fisica moderna, biologia, ecologia, teoria dei sistemi, neurobiologia vegetale,
teoria della complessità.
Luca Fortunato (Matera)
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