Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 31 gennaio 2025

Forze al Centro – aspetti fondamentali del programma politico (Italia, Sud, Matera)

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Forze al Centro – aspetti fondamentali del programma politico (Italia, Sud, Matera)




1.Dallo statuto dell’Associazione politico-culturale Forze al Centro:

[….]promuove un programma politico di massima per il Paese, con criteri sistemici e olistici, da declinare poi specificatamente, caso per caso, andando dal generale al particolare […]

2.Dal libro fondativo dell’Associazione “Una nuova Politica e un nuovo Partito – obiettivi e metodi” – Autore: Luca Fortunato, settembre 2024 (collaboratori:  Bruno Dua, Francesca Montemurro, Domenico Petronella, Nicola Montemurro, Tommaso Lilli, Giuseppe Tataranni, Teodoro Mongelli, Giuseppe S. Di Lecce, Mariaconcetta Di Lecce, Leonardo Montemurro, Aldo Pisanelli, Fabio Pisanelli, Peppino Masserio, Enzo Fortunato, Pina Lepore).

[….] Inutile fare una “lista della spesa”! Sarebbe inutilmente prolissa, e per questo certamente destinata ad essere disattesa.

Anche perché il nuovo e nascente laboratorio-partito politico (con carattere permanente) avrà anche la funzione di elaborare continuamente soluzioni politiche (non preconfezionate ma adattate alle reali esigenze, andando sempre dal generale al particolare – metodo deduttivo (e virtuoso) - e mai al contrario cioè dal particolare al generale – metodo induttivo ( e inadeguato).

Pertanto, qui di seguito degli spunti di programma (a carattere generale ma non “generico”, c’è una bella differenza), sintetici ma al tempo stesso estremamente significativi. E solo riguardo ad alcuni “settori”. Perché?

I settori che non troverete non è che siano “secondari” (tutto è importante in un Paese, in una Regione, in una Città, ecc.) rispetto a quelli che evidenzierò. Tuttavia, anche a seconda del contesto generale (certamente dinamico, ma esistente) che una società vive, che una comunità vive, ecc. vi sono alcuni “settori” strategici anche per prestarsi ad essere un po’ i collettori degli altri. Dunque, la “selezione dei settori” va letta solo ed esclusivamente in questo senso (strategico, metodologico e funzionale) per poi avere (nella vita del “laboratorio-partito”) un programma completo ma realmente agito ed estremamente aderente alla realtà. 

Salute e Sanità: promuovere e rendere effettivamente operativo l’approccio olistico “One Health” (“una sola Salute”: esseri umani – animali – ambiente) ufficializzato nel 2017 dall’OMS, trasferendo altresì - in modo virtuoso - i principi e le dinamiche “One Health” anche nella governance sanitaria (e ad ogni livello). La Pandemia ha messo in luce tali necessità e non è più possibile rimandare. Occorre a tal fine superare specialmente “logiche” tecnicistiche, burocratiche e di dettaglio.

Lavoro: come ci insegna la sociologia olistica (Durkheim e altri), guardare al lavoro anche e soprattutto come il principale fattore di coesione sociale e quindi far scaturire politiche incisive e celeri a favore dell’occupazione e dell’etica del mondo lavorativo e nel mondo lavorativo (anche superando le “logiche” dei bonus, ad esempio, utili certamente ma occorrono logiche e misure strutturali).

Istruzione: occorre “pretendere” l’Olismo sin dai primi anni scolastici (metodo Montessori e altri). O meglio, “pretendere” che il Riduzionismo non stravolga la naturale inclinazione della mente umana che è olistica. La Scuola deve anche e soprattutto favorire una presa di coscienza sociale e collettiva da parte dei giovani contro l’indifferenza che spesso prende piede in loro. Inoltre, sebbene siamo nell’Era della Tecnica, occorrerà garantire materie umanistiche in ogni scuola, in ogni tipo di scuola, e in ogni grado. Infine, assicurarsi che l’Educazione civica ci sia e/o sia rafforzata e prevedere, altresì, corsi di Primo Soccorso e Pronto Soccorso.

Ambiente:  si tratta in fondo del contesto di base in cui tutta la vita umana e non solo si svolge. Questo aspetto sembra scontato ma non lo è affatto. Occorrono, dunque, politiche ambientali generali che promuovano e rendano effettivamente concreta la sostenibilità che tuttavia va declinata soprattutto come equilibrio (ecosistemico, idrogeologico, sociale, economico, sanitario, ecc.). Per quanto riguarda specificatamente il discorso energetico, occorre promuovere un mix integrato e olistico tra tutte le fonti di energia possibili (senza pregiudizi ma con il coraggio dell’approccio scientifico). 

Agricoltura: includerla nel più ampio concetto e contesto di Ruralità. O meglio riportarla in una forte contestualizzazione di Ruralità promuovendo altresì l’Innovazione. Potrebbe sembrare un controsenso, una contraddizione. E invece si tratta, si tratterebbe, di positiva complessità olistica. Assolutamente necessaria. 

Economia e Fisco: occorre promuovere e realizzare una Nuova Economia Olistica che sia la sintesi (equilibrata e dinamica) tra Bioeconomia (Georgescu-Roegen), Economia civile (Mercato, Stato + Comunità) e Formazione specialistica adeguata. E dall’esistenza, prima ovviamente progettuale, della Nuova Economia Olistica desumere (senza ricette preconfezionate) il giusto ed equo Fisco, attuando poi (ma celermente) una transizione fiscale (dal vecchio sistema al nuovo).

Urbanistica: per numerosi motivi (che qui ed ora, per la natura e lo scopo di questo libro, non è possibile elencare), “pretendere” che sia “Urbanistica e Verde”,  urbanistica e verde urbano e periurbano. Insieme, non scissi. Un unico sistema (concettuale, culturale, progettuale, gestionale, amministrativo, economico, burocratico, ecc.) e con priorità (anche di iter) delle piante sul cemento, asfalto, ecc. (…. e mai più il contrario!). Inoltre, promuovere politiche per il superamento (tanto teorico quanto pratico) della divisione in “centro storico”, “quartieri”, “periferie”, ecc.

Pari opportunità: occorrono politiche che pongano al centro la dignità della persona umana (anche superando una certa “cattiveria di genere” che di fatto esiste, inutile negarlo) e facendo del senso civico il fulcro di un vero sistema di parità. 

Democrazia: che sia davvero reale. Che coinvolga non solo la “maggioranza” politica ma anche la “minoranza” politica e addirittura i cittadini “esterni” (nel senso più ampio possibile)  specialmente in scelte complesse e delicate in merito, ad esempio, all’immigrazione, ai flussi migratori; ecc. in merito a  guerre,  conflitti geo-politici, aiuti militari, ecc.; così come in merito ad autonomie regionali, autonomia differenziata, equilibri territoriali e sociali, ecc. Per riuscirci, occorreranno politiche che siano incentrate specialmente su un concetto che è stato troppo “perso di vista”: il rispetto, il reciproco rispetto tra persone, comunità, territori, nazioni, ecc. Ed un recupero della Storia, del senso storico degli eventi, potrà aiutare moltissimo.

Giustizia: il futuro – già iniziato con alcune svolte nel nostro presente – non potrà che essere l’Olismo giuridico (Dworkin e altri). Dimensione molto complessa in merito alla quale  andranno innanzitutto promossi eventi informativi e formativi. E conseguenti riforme (radicali). Inoltre, sarà nello stesso Olismo giuridico che la dimensione carceraria potrà trovare caratteri punitivi ma al tempo stesso rispettosi della dignità della pesona umana e quindi assolvere alla sua vera funzione: quella riabilitativa.

Europa: fatta l’Europa monetaria, tecnicistica e burocratica non si è poi mai fatta l’Europa dei popoli (o lo si è fatto e lo si fa tuttora solo superficialmente, in apparenza). In realtà, andava fatta prima l’Europa dei popoli … poi tutto il resto! Ma tant’è. Occorre rimediare a questo errore di Riduzionismo (culturale e metodologico). Ed Europa dei popoli vuol dire, vorrebbe dire, tante cose ma anche: unico confine d’Europa (con problematiche lungo l’unico confine europeo a carico, quindi, di Tutti i suoi singoli Paesi); unico esercito europeo ed un’unica politica di Difesa; ecc.    

Politiche contestualizzate: le politiche comunali contestualizzate in quelle provinciali; le politiche provinciali contestualizzate in quelle regionali; ecc. Questo scenario (indipendentemente dalle tempistiche – prima, dopo, ecc. – delle diverse competizioni elettorali nei diversi livelli) è naturale nell’Olismo, ma difficile o addirittura “sconosciuto” nel Riduzionismo. Qui, tuttavia, ne diamo, possiamo darne, solo un’idea di fondo della questione. Ci vedremo nella realtà, fuori da questo libro (pur prezioso, anzi fondamentale), anche per questo aspetto (cruciale).  [….]

[….] una attenzione particolare al Sud. Perché il Sud la necessita. Perché senza Sud non c’è l’Italia. Perché in Italia abbiamo (di fatto) già due capitali: Roma e Milano (capitale economica). Ma non abbiamo la terza capitale (e che ci vuole): la capitale del Sud. E, paradossalmente, questo scenario non andrebbe a dividere il Paese, ma ad unirlo! Perché lo andrebbe ad equilibrare (….. immaginate, se già vi fosse stata una capitale del Sud. Se la sarebbero mai anche e solamente “sognata” l’autonomia differenziata? C’è da pensarci bene! Non credete?). […..]

3.Dallo statuto dell’Associazione “Collettivo Matera Olistica” in sinergia con Forze al Centro (unico sistema di lotta al Riduzionismo):

[…..] impegnarsi affinché con metodologia di tipo olistico - e con una visione di lungo periodo ma organizzata e agita ogni anno - la Città di Matera (insieme al suo intero agro a sua volta in rapporto con altri territori) diventi un sistema complesso (mettendo in rapporto e in rete l’interezza e la totalità delle sue diverse risorse e potenzialità, materiali e immateriali), con ricadute positive (dinamiche emergenti di tipo olistico) specialmente dal punto di vista dell’Economia, del Turismo e della Qualità dell’Ambiente e della Vita. [….]

4.Dal libro fondativo “Matera: una Città bisognosa d'Olismo” – Autore: Luca Fortunato, maggio 2023:

Vedrete una schematizzazione concettuale, una specie di mappa concettuale (da tradurre poi negli esatti dettagli cartografici, topografici, geografici, strutturali, ecc.):




1 = “Sassi” (il Sasso Caveoso, il Sasso Barisano, il rione Civita, quelle parti del centro storico del Piano in intimo rapporto con i Sassi veri e propri, la Gravina di Matera, la Murgia Materana più vicina.

2 = centro storico al Piano (Piazza Vittorio Veneto, via del Corso, ecc.)

3 = quartieri (Serra Venerdì, Spine Bianche, Villa Longo, Piccianello, La Nera, ecc.) e periferie

4 = cintura territoriale (1° livello: S. Giuliano, Timmari, La Martella, Zona industriale, Picciano, Venusio, Iesce, Parco Murgia Materana; 2° livello: Montescaglioso, Miglionico, Grottole, Grassano, Irsina, Gravina in Puglia, Altamura, Santeramo in Colle, Gioia del Colle, Laterza, Ginosa)

5 = coronamento del Sud Italia (1° livello: Taranto, Bari, Potenza, Policoro-Nova Siri, ecc. 2° livello: Lecce, Brindisi, Trani, Foggia, Napoli, Salerno, Cosenza, ecc.)

6 = Mediterraneo (Grecia, Turchia, Cipro, Medio Oriente, Nord Africa, ecc.)

7 = Centro e Nord Italia

Ebbene, secondo un approccio olistico ed un metodo olistico, occorre integrazione-sinergia (fisica, infrastrutturale, logistica, economica, turistica, programmatica, gestionale, finanziaria, ecc.) sia sulle ellissi, sia tra le ellissi.

Innanzitutto, rendersi conto di tutte queste potenzialità-necessità. Per giunta, con alcune particolarità e peculiarità davvero meritevoli di attenzione:

- la cintura territoriale della Città di Matera (l’ellisse n. 4) - di fatto, a prescindere dai confini provinciali e regionali – comprende anche comuni e luoghi pugliesi. Sta poi alle rispettive comunità trovare il modo, per rapportarsi positivamente, in senso vero, sinergico e strategico, non sprecando una potenzialità-vocazione oggettiva (anche in questo consiste l’Olismo). Essa è rappresentata con il colore arancione (e non con il colore blu, come tutte le altre ellissi). Inoltre, i numeri 5 e 6 sono tra parentesi arancioni. Cosa vuol dire questo aspetto cromatico? Innanzitutto, il colore blu ed il colore arancione sono colori complementari: insieme-accostati risultano essere più luminosi creando altresì dinamicità (chi si intende di arte pittorica conosce il fenomeno e la tecnica del positivo e simultaneo contrasto, della vantaggiosa “dialettica”, tra colori complementari: blu-arancione, giallo-viola, rosso-verde, ecc. A dire: la cintura territoriale - adeguatamente progettata, strutturata, integrata, valorizzata, gestita, ecc. - sarebbe un valore aggiunto (sarebbe certamente aggiunto rispetto ai Sassi, al centro storico, ecc.) ma integrerebbe e completerebbe vantaggiosamente e strategicamente il tutto, creerebbe quella efficienza e quella efficacia dell’intero sistema Matera e sull’intero sistema Matera, con vantaggio per ogni sua parte-componente (Sassi, centro storico, quartieri e periferia, la stessa cintura territoriale, ecc.) e riflettendosi particolarmente sulle ellissi 5 e 6 importantissimi livelli per un vero e meritato protagonismo materano. A dire, anche, che sarebbe la cintura territoriale il vero filo per unire e valorizzare le tante perle che Matera ha, a farne un’utile collana (per sé stessa così come per il Sud, il Mediterraneo, ecc.). A dire - più tecnicamente e propriamente secondo le specifiche scientifiche del Paradigma dell’Olismo: sarebbe la cintura territoriale (pensata, progettata, realizzata, valorizzata e gestita a dovere) che aumenterebbe in senso positivo e strategico la complessità del sistema Matera portandolo dunque da sistema a sistema complesso e quindi caratterizzato da proprietà e dinamiche di tipo emergente, con quid in più, in più oltre la somma delle parti, ecc. (quid olistici, dunque, in più, e molto positivi specialmente - ma non solo - per l’Economia, il Lavoro e il Turismo di Matera);

- dopo il 5, il 6 verrebbe da pensarlo come il resto d’Italia. E invece da un punto di vista paradigmatico e specificatamente olistico, il 6, per Matera, passando attraverso il Sud Italia (Basilicata, Puglia, Calabria, Campania, ecc.), è oggettivamente e direttamente il Mediterraneo! Poi c’è da trovare il modo, per rispettare normative, istituzioni, identità, ecc. ma non si può più sprecare l’oggettiva e naturale potenzialità-vocazione mediterranea di Matera, per il Bene di Matera, dell’Italia e dell’Europa. (è Olismo, notare bene, ed è pure bello tosto! Ma ci vuole. Eccome se ci vuole);

Poi spendersi e attivarsi per esse (contemporaneamente: a livello politico-istituzionale: locale, regionale, interregionale, ecc.; a livello economico-imprenditoriale; a livello formativo-culturale; a livello tecnico-scientifico, ecc.).

Poi, ancora, fare (per le concrete e puntuali realizzazioni).

Il vero quid di Matera è la sua posizione. “Baricentrica” o quasi “baricentrica” rispetto:

a ben 3 mari (Adriatico, Jonio, Tirreno);

a Mare e Montagna;

a ben 6 Parchi (Murgia Materana, Terra delle Gravine, Alta Murgia, Gallipoli Cognato, Appennino Lucano Val D’Agri, Pollino);

a ben 3 importanti Città (Taranto, Bari, Potenza);

a 3 importanti Regioni (Puglia, Campania, Calabria);

a Italia e Mediterraneo;

ecc.

Vero quid su cui avversari e nemici di Matera (interni ed esterni) hanno distratto e distraggono furbescamente. Hanno distratto e distraggono sia la comunità materana sia tutto il resto.

Matera, grazie al suo vero quid, può essere, o meglio può diventare Città totale (per i materani e i suoi ospiti: Sassi, Quartieri, Periferie, ecc.; Storia, Arte, Natura, Paesaggistica, Panorami, Ruralità, Escursionismo, Sport, ecc.) e può e diventare uno Snodo tattico-strategico (di tipo infrastrutturale, di tipo logistico, di tipo economico e commerciale, di tipo terziario, di tipo turistico, di tipo politico-diplomatico, di tipo simbolico, ecc.) per l’intera comunità meridionale, per l’intera comunità nazionale, per l’intera comunità mediterranea. […..]

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