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Forze al Centro: su i vertici politici olistici (in
Comune, in Regione, ecc.)
Con questo post si
cerca di soddisfare - in modo schematico e sintetico - le legittime e sane
curiosità di molti cittadini. Sono cose dette e precisate negli incontri di
Forze al Centro, ma fa piacere, molto piacere, che diversi cittadini inizino a
orientarsi e a comprendere anche spontaneamente. Dimostrando, tra l’altro, una
tesi fondamentale del paradigma olistico e dell’esperienza olistica: l’Olismo,
sebbene non sia semplice, è naturale.
Chi ha studiato il vero Olismo, sa che l'Olismo va
necessariamente declinato dal generale al particolare e nelle organizzazioni
umane sempre dagli olisti generali agli olisti specialisti o comunque dagli
olisti generali alle diverse figure specialistiche coinvolte. Questo vale anche
in Politica.
Gli olisti generali sono rari, anzi rarissimi. E chi ha
studiato Olismo ne conosce i motivi. Per fortuna, grazie anche e soprattutto
agli olisti generali che tengono corsi formativi, vanno aumentando gli olisti
specialisti (olisti informatici, olisti economici, olisti giuridici, olisti
agronomici, ecc.).
Ad ogni modo, esempi politici:
se si vuole fare Olismo politico presso un governo regionale
(giunta regionale) il presidente della Regione deve essere un olista generale,
gli assessori possono essere olisti specialisti o anche non olisti (ma con
chiare capacità politiche e/o tecniche o con esperienza, ecc.);
se si vuole fare Olismo politico presso un governo cittadino
(giunta comunale) il Sindaco deve essere un olista generale, gli assessori
possono essere olisti specialisti o anche non olisti, ecc.
Reso l'idea.
A livello di governo nazionale, poi, abbiamo una specificità:
vale sempre lo schema generale, tuttavia anche i singoli ministri specialmente
a guida di dicasteri possono essere olisti generali.
In ogni caso, e ad ogni livello, è una questione oggettiva e
metodologica. Da ciò, ancora, deriva la configurazione olistica che già
potrebbe esserci o che si potrebbe comunque e sempre dare ai consigli comunali,
ai consigli regionali, ecc. Ma questo va fatto anche in seguito agli effettivi
risultati elettorali conseguiti.
Insomma, il vero Olismo ha precisi riferimenti bibliografici,
storici, metodologici, esperienziali, ecc. Non si improvvisa. Occorre studiarlo
e farne poi pratica ed esperienza.
Figuriamoci in Politica. Dove, quindi, il significato di
“competenza”, “esperienza”, “percorso”, “provenienza”, ecc. assumono,
nell’Olismo – nel Riduzionismo è diverso, e non ci riguarda – significati più
che mai nuovi e molto, molto relativi.
Ed ecco l’importanza di creare e lanciare una scuola olistica
di politica, anche nella quale, ovviamente, i corsi di base non possono e non
potranno che essere di Olismo generale.
Il vero Cambiamento è possibile. Già possibile. Anzi, in
qualche misura è già in atto.
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