Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

sabato 9 gennaio 2021

Flash d'Olismo - 10

 

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Flash d’Olismo – 10

Alcuni siti lucani idonei per il deposito delle scorie nucleari? No, assolutamente no.

Un sito non è una entità astratta dal suo contesto. Cosa vuol dire? Oltre alle sue caratteristiche pedo-geologiche il sito si trova in un territorio. Per cui l’idoneità non può essere ridotta alle sole caratteristiche pedo-geologiche ma deve necessariamente scaturire dalla correlazione, dalla sintesi, tra le caratteristiche pedo-geologiche e le caratteristiche del territorio quali le peculiarità ambientali, paesaggistiche ed ecologiche ma anche quelle economiche, sociali, occupazionali e  culturali, visto che quando si tratta di nucleare l’impatto cognitivo sui cittadini e l’impatto in termini di immagine e credibilità salutistica di un territorio e di un Paese è quasi sempre negativo.

Ebbene, per la Basilicata (tutta), se anche qualche sito avesse idonee caratteristiche pedo-geologiche, la sintesi finale (per stabilirne l’intera idoneità, l’idoneità complessiva e reale), sarebbe comunque e del tutto negativa visto che la Basilicata vive, e vuole giustamente vivere per oggettive vocazioni territoriali, di Agricoltura e di Turismo in primis.

L’inidoneità di tutto il territorio lucano ad ospitare scorie nucleari è talmente evidente, palese, intuitiva, assiomatica, già prima di ogni sorta di analisi d’approfondimento (che sarebbe un esercizio del tutto inutile, privo si senso, di perdita di tempo) che il discorso è essenzialmente tutto qui.

La carta CNAPI è semplicemente sbagliata. Non una carta tecnica, ma una carta tecnicistica. Cosa molto e ben diversa, ahimè. Se fosse stata una carta tecnica, la Basilicata non avrebbe avuto nemmeno un pallino evidenziato! (per tutto quanto appunto argomentato in questo post!). Nemmeno come “potenzialità” ! (per tutto quanto appunto argomentato in questo post!!).

Stavolta non andiamo a scomodare nemmeno la questione paradigmatica (Riduzionismo/Olismo/pseudo-olismo), sebbene essa ci sia tutta (ed il lettore si è certamente accorto, anche in merito a questa scottante tematica, dove è il Riduzionismo – con i suoi guai certi - e dove invece è l’Olismo – con i suoi possibili rimedi).

Occorre solo opporsi con fermezza ad una prospettiva criminale del genere. Ed è quello che certamente si farà. Anche perché è già la seconda volta! No? Ora basta.

Il discorso semmai dovrebbe continuare su altro. E cioè:

ma è mai possibile che la Politica (anche lucana! Ahimè) possa (ancora) permettere l’esistenza di una prospettiva del genere per la Basilicata anche a livello di lontanissima e iperuranica ipotesi? Ma stiamo scherzando? E dei politici che oggi si “sollevano” con comunicati stampa, convocazioni, iniziative varie, ecc. ecc. ecc., quanti sono direttamente o indirettamente coinvolti con una scelleratezza del genere? Questo sì che sarebbe davvero interessante scoprire e perseguire. Altro che chiacchiere.

Luca Fortunato (Matera)

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