Post n. 60:
Della pubblicazione
del mio 1° libro
I lavori di rifinitura del mio primo libro procedono
bene. E qualche altra foto territoriale significativa che dovrò fare e ci
siamo. Confermo, dunque, che la pubblicazione avverrà come ho sempre detto e
cioè entro l’estate (vale a dire entro il 23 settembre) o, al massimo, entro l’autunno
(vale a dire entro il 22 dicembre). Il libro già esiste (come manoscritto – in
più copie e sparse e al sicuro - e in tutti i suoi contenuti) e quando esso
verrà effettivamente pubblicato e potrà dunque essere acquistato da chi vorrà (con
le modalità che indicherò) e vivrà nelle menti in Società, esso (sia che
produrrà giudizi positivi, sia che produrrà giudizi negativi, come del resto è
inevitabile che accada) non sarà in “competizione” con altri libri (precedenti,
contemporanei, futuri). Esso sarà alternativo o complementare a tutti gli altri
libri. Un vero libro (ed il mio libro lo è) racconta, espone, presenta, propone
qualcosa di inedito, di originale. Altrimenti non è un vero libro. Gli argomenti
e i temi sono quelli certamente presenti in Società. Ma su ogni argomento e su
ogni tema un autore (un vero autore) scrive il suo punto di vista. Alternativo o complementare a quello degli
altri. La “competizione” non esiste. L’arrivare prima, l’arrivare insieme, l’arrivare
dopo, non esistono. Può semmai esistere il ledere il diritto d’autore. Ma questo
è tutt’altra cosa e, nel caso, ci sono gli strumenti ed in modi per difendersi.
Chi ragiona, o meglio sente e ragiona, in modo competitivo, muscolare ecc.
anche nell’ambito della Cultura (scientifica, tecnica, umanistica, artistica
ecc.) spreca un’occasione di emancipazione etica (e forse nell’ultimo ambito che gli è rimasto ….).
La competizione, i muscoli ecc. vanno bene nello sport (agonistico …) e in
altri ambiti della Società. Ma non certo in tema di intuizioni, idee, ipotesi,
spiegazioni, teorie, paradigmi, metodiche, tecniche, proposte, racconti d’esperienze
ecc. Ad ogni modo, simili scenari non mi
interessano e non mi interesserebbero, non mi influenzano e non mi influenzerebbero.
Del resto, chi poi leggerà il mio libro avrà piena comprensione del perché ho
potuto e posso permettermi i miei tempi, le mie modalità ecc. A prescindere dai
fatti di cronaca (che pure il mio libro tratta), a prescindere dalla frenesia
del fare (cieco) che tanto caratterizza (e negativamente) il Nostro Tempo (e di
cui pure mi accorgo), a prescindere dai furbi e dai furbastri (di cui pure mi
accorgo, scorgendone soprattutto l’illusione in cui vivono … ). Procedo nella
realtà ma senza alienarmi in essa. C’è, tuttavia, un particolare aspetto che,
sebbene l’abbia già trattato, merita di essere ribadito. Non trattandosi di un
romanzo (e magari lo fosse! ma non ne sono e non ne sarei capace) ma trattandosi
di un libro tecnico-scientifico con anche proposte di metodiche, di tecniche e
di rimedi (libro sempre e comunque e legittimamente indipendente ed autonomo) i
suoi tempi di effettiva pubblicazione e fruibilità potrebbero non coincidere
con le esigenze di tempo di chi magari, conoscendone le tematiche, desidera
acquistare prima, in anticipo, i miei punti
di vista sulle tematiche o su alcune tematiche. E allora, dov’è il problema? Se
c’è volontà (e legalità) si può far tutto. Mi si contatta, ci si siede a
tavolino, ci si confronta, si ragiona, ci si accorda. Dov’è il problema? Non
credo proprio che su certe tematiche (con tutti i fatti che son successi e che
succederanno e che potranno succedere nei prossimi giorni, settimane ecc.) qualche
mese possa fare la differenza. La natura delle tematiche non consente rimedi
veloci, tempistiche veloci, certezze ecc. così come competizioni, azioni
muscolari ecc. ecc. Ci si può davvero calmare e aspettare la naturale
pubblicazione del mio primo libro. Così come in generale: ci si può (e ci si
dovrebbe) davvero calmare e capire la giusta direzione paradigmatica da dare al
fare, prima di fare …. Del resto, le intuizioni sono veloci, velocissime,
immediate. Ma la cultura intuitiva, i paradigmi intuitivi, la scienza
intuitiva, la tecnica intuitiva ecc. non è detto che siano veloci …. Le intuizioni
(veloci) posso indicare tanto strade veloci quanto strade lente …. no? Ma se
proprio qualcuno è convinto che qualche mese possa fare la differenza: lucaf73x@gmail.com . Un
caro saluto a tutti. Ad maiora ! Luca
Fortunato

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