Post n. 61:
Della pubblicazione
del mio 1° libro – 2
Tra le tante, tantissime riduzioni che il Riduzionismo
compie (riduzione di un intero alle sue parti e alle relazioni delle sue parti,
riduzione di un fenomeno allo schema deterministico di causa-effetto, riduzione
del valore delle persone a quello che hanno, riduzione di un Paese ad una
azienda ecc.), vi è quella, tipica del Riduzionismo contemporaneo, di ridurre
la realtà al fare, all’agire, al risultato, all’esserci, al posizionarsi, all’aggiungere
una crocetta o una spunta nei vari elenchi di vita e di lavoro e di società ecc.
L’Olismo, invece, più saggio, contempla tanto il fare, l’agire ecc. quanto il
non-fare, il non-agire ecc. Inutile soffermarci sul fare, sull’agire ecc. perché
è ambito anche dei riduzionisti. Quanto al non-fare, al non-agire ecc. essi
sono momenti strategici per far si che il fare, l’agire ecc. siano direzionati (in
senso paradigmatico) il meglio possibile. Questa è la grande conquista
culturale dell’Olismo. Che in questo aspetto, anche in questo aspetto, ha tanto
della saggezza dell’Antico Oriente ma anche qualcosa della saggezza dell’Antico
Occidente. Ed è proprio questa dimensione che l’Occidente ha perso e che quella
parte d’Oriente che va occidentalizzandosi va perdendo. Sia che si tratti di fare, di
agire nella Scienza o nell’Arte, in Politica o in Economia, nel pubblico o nel
privato, nelle piccole o nelle grandi cose, i due ambiti, i due momenti ed il
loro equilibrio sono fondamentali. Se è presente il solo momento del non- fare
o se esso è prevalente, si avrà l’andamento
da passeggio nella corsa di maratona che è la realtà. Se è presente il solo
momento del fare o se esso è prevalente, si avrà la corsa dei cento metri nella
corsa della maratona che è la realtà. Se presenti entrambi ed in equilibrio tra
di loro si avrà la corsa da maratona
nella corsa della maratona che è la realtà. Mi guardo intorno e vedo sempre più
persone e famiglie e gruppi e categorie e aziende e città e territori ecc. che
con fulminei scatti in avanti hanno distanziato gli altri ma che poi (ormai
privi di energia e di spinta) si sono fermati definitivamente o si stanno per
fermare definitivamente o si fermeranno definitivamente. E prima, molto prima
della linea di arrivo, di conclusione dell’intero percorso. Altri invece, pochi
(e a cui mi onoro di appartenere) corrono la corsa con il giusto andamento. Tagliando
il traguardo. Al primo posto, al secondo, al decimo, al centesimo non importa.
Ma a manifestazione ancora in corso. E questo importa. Giusto andamento che è
dato anche e soprattutto dal Tempo, dal momento storico che la Società vive. E che
dunque cambia nel corso della Storia, è relativo e non assoluto. E la realtà di
Oggi sotto enormi ed eccessive pressioni ecologiche, sotto sovraccarichi ecologici
di ogni tipo, in seno dunque all’ecologia naturale, all’ecologia agraria, all’ecologia
urbana, all’ecologia industriale, all’ecologia sociale, all’ecologia culturale
ecc. ci dice che bisogna rallentare, calmarsi, decrescere. Altri ancora,
pochissimi, con un andamento da passeggio (sbagliato) tagliano il traguardo …. ma
a manifestazione già conclusa! E da un pezzo! Il che non va bene, ovviamente.
Ma da parte di questi ultimi vi è comunque della poesia di vita e della
dignità. No? Quanto ai “primi”, sorridiamo di loro e delle loro illusioni
(reali illusioni e per questo ancora più gravi). Ebbene, la vita in Società che
il mio libro avrà con la sua pubblicazione, si collocherà a pieno titolo nella
filosofia dell’Olismo e nella pratica dell’Olismo. Potrà piacere o non piacere
il mio libro, ma di esso chiunque ne potrà constatare l’aspetto fondamentale: è
un libro del suo Tempo. È questo che mi interessa, è questo che mi interessava.
Sono riuscito in questo, è questo che volevo riuscire a fare. Che poi il libro tratti
di stabilità degli alberi in città e di Xylella – CoDiRO e di dissesto
idrogeologico e di cibo pericoloso e di didattica e di tanto altro è relativo. Importante
ma relativo. Questi sono i fatti e i temi e gli argomenti che mi sono capitati
nelle orecchie e sotto gli occhi e negli episodi di vita e di lavoro. Ed è su
di essi che la mia intuizione si è spontaneamente attivata. Ed è grazie al
fatto di essere, da una parte, laureato in Agraria e, dall’altra, un olista (naturale
e “coltivato”) che ho saputo interpretare le varie intuizioni in senso paradigmatico,
scientifico e tecnico. Deducendone utilità. Ed ideando e proponendo metodiche e
rimedi. Ed il tutto è garantito sotto il profilo dell'originalità e della novità. Arrivederci, dunque, alla pubblicazione. E sempre e comunque
contattabile: lucaf73x@gmail.com Ad maiora ! Luca
Fortunato

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