Post 246
Scienza e Democrazia
In questi giorni sto
viaggiando, e continuerò a farlo, nel territorio lucano e nel territorio pugliese, per
diversi motivi anche di lavoro. Ebbene, c’è stata anche la possibilità di
scambi di idee su vari fatti di cronaca (locali, territoriali, nazionali)
specialmente in ambito tecnico-scientifico. Offro a voi, lettori del mio blog,
una piccola sintesi di una mia riflessione (tra le tante avvenute in questi
giorni, appunto) che è sì condivisa con pochi altri illuminati (a fronte delle
molte menti al buio che spopolano nella Nostra Società) ma che ritengo vada
conosciuta anche nel Web perché sto notando che con il passare del tempo
(minuti, ore, giorni ecc.) essa diventa sempre più forte (a dispetto, magari,
della sua eventuale “antipatia” che poi, in realtà, e abbastanza velocemente,
si scopre essere solo buon senso e non-stravolgimento di un minimo di ordine
necessario). Buona lettura e ad maiora! Luca Fortunato (Matera)
Le verità scientifiche vengono stabilite dagli scienziati,
dai ricercatori e dai professionisti tecnici attraverso teorie,
sperimentazioni, consulenze e perizie. Quando teorie, sperimentazioni,
consulenze e perizie divergono (e la cosa capita spesso a dimostrazione che la
Scienza, la Tecnica e la Tecnologia non danno verità assolute e mai potranno
darle) due e solo due sono le strade che si possono intraprendere: o la scelta (di
una verità scientifica tra due o più verità scientifiche diverse, assumendosi
il rischio della scelta) o il rivolgersi alla Magistratura (perché dirima la
questione, anche ed eventualmente con l’ausilio di suoi consulenti e periti).
Altri percorsi sono delle false strade. I compromessi (le “sintesi” come li
chiama qualcuno, ma le sintesi sono altro), i confronti, gli incontri, i
dialoghi, diciamo in senso lato la “democrazia” non c’entra nulla con le verità
scientifiche. E quando, e se, la si tira in ballo la “democrazia” (magari pure
come “democrazia partecipata” e magari pure dopo aver fatto a pugni!) per
evitare la scelta o per evitare l’ambito giudiziario il tutto viene snaturato,
alterato, manipolato, “inquinato” facendo un torto tanto alla Scienza quanto
alla (vera) Democrazia. Si potranno anche ottenere “risultati”, ma il tutto
sarà e resterà comunque un esempio negativo per la Società. Anche se sul
momento può essere difficile capirlo. Perché l’aver snaturato il tutto prima o
poi presenterà il conto. Le vittorie demagogiche e populiste (e che magari a
qualcuno possono tornare utili anche in termini politico-elettorali
specialmente in determinati momenti) non c’entrano nulla con i virus, con i
batteri, con i miceti, con gli inquinanti, con la staticità dei ponti, con le
dinamiche climatiche, con la stabilità degli alberi, con il cibo che mangiamo, con
le dinamiche ecosistemiche, ecc. Che continuano e continueranno per conto loro,
presentando, un domani, un conto salato o salatissimo (se non si sarà stati in
grado di capirli e/o di gestirli sul serio) o un conto non problematico o
addirittura dolce (se invece si sarà stati intelligenti e seri). La Scienza e
la Democrazia sono, in fondo, le uniche cose buone che ci sono rimaste! Per
questo non dobbiamo assolutamente alterarle, manipolarle, confonderle,
immischiarle. Anche se ciò può sembrare impopolare quando, invece, è solo a
favore del Popolo. E l'Olismo può essere utile anche per questo scopo.

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