venerdì 1 marzo 2019

Il lupo: un animale da conoscere sempre di più


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Il lupo: un animale da conoscere sempre di più.

Ieri pomeriggio, a Taranto, ho seguito il convegno “Convivere con il Lupo nella Terra delle Gravine” (progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”).
Un convegno interessantissimo, molto informativo e molto formativo, e che personalmente mi ha dato conferma di diverse cose (che sintetizzo qui di seguito) a cui negli ultimi tempi ci ero arrivato per puro buon senso e per pura logica all’interno di una visione olistica della tematica. Vederle confermate da dati scientifici e da veri esperti è stata una bella soddisfazione e che mi dà ancora più forza e incoraggiamento per portare avanti certi discorsi e certi consigli non sempre facilmente accolti da alcuni agricoltori e allevatori ma su cui si vanno prospettando dialoghi e confronti sempre migliori.
Dunque, dal convegno, dicevo, è emerso quanto segue (in estrema sintesi ma molto significativa):
la presenza del lupo non è più limitata ai boschi di montagna ma si estende anche in zone ben distanti dai monti e in ambienti ben diversi dai boschi (valli, ambienti rurali, ambienti periurbani, litorali, ecc.). La sua presenza è strettamente correlata a quella del cinghiale che costituisce una delle sue prede selvatiche preferite. Con il lupo è possibile convivere. Per prevenire gli attacchi del lupo agli animali d’allevamento (pecore, capre, vacche, ecc.) o per ridurne significativamente l’impatto e il danno, l’allevatore può fare tanto, può fare molto (ed anche con sistemi ed azioni abbastanza semplici ma scientificamente fondati e dunque molto efficaci). La richiesta di indennizzo per danni subiti a seguito di attacchi di lupo non è una perdita di tempo ma soprattutto la segnalazione del fatto è un dato molto importante. E si tratta di un indennizzo e non di un ristoro totale del danno perché vi è un presupposto giuridico (scientificamente fondato): il lupo è una specie protetta perché la sua esistenza, la sua vita, la sua presenza, il suo ruolo sono funzionali, “utili”, nel quadro complessivo del Territorio e dell’Ambiente (circa le dinamiche e gli equilibri naturali ed ecologici).    
Luca Fortunato (Matera)

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