Post n. 83:
Ciao Ciao
E’ giunta in anticipo – per
fortunate e per certi versi anche piacevolmente rocambolesche coincidenze – la
quasi conclusione del mio essere blogger per dar spazio
come annunciato – oltre il mio lavoro in senso stretto e fermo restando il mio
lavoro in senso stretto – al mio impegno di autore di libri. Confermo che il
mio 1° libro verrà pubblicato e distribuito in autunno ma verrà pubblicizzato, recensito
e venduto attraverso appositi canali (online e non). Ad ogni modo, informazioni
mi possono essere chieste e mi potranno sempre essere chieste, e direttamente,
al mio indirizzo e-mail: lucaf73x@gmail.com . Oltre a
questo, che dire? Ho pensato alla seguente conclusione. Tutti i post di questo
blog ed in parte anche diversi post del mio vecchio blog ben chiariscono l’ambito
culturale ed il senso in cui si collocano il mio libro ed i suoi contenuti
(inediti e originali). Un libro certamente non per tutti ma nemmeno per
pochissimi. Di sicuro, però, quei lettori che realmente potranno capirlo (culturalmente)
e che da esso potranno trarre anche utilità (per lo studio, per il lavoro, per la
professione, per l’impresa ecc.) sono ben altro e ben lontani da quella brutta tipologia umana che è tanto
responsabile dei guai del Nostro Tempo (che, guarda caso, è caratterizzato
soprattutto dall’assenza della prevenzione
in ogni ambito e in ogni cosa: dagli schianti arborei agli edifici che crollano
per una magnitudo 6.0 !, dal terrorismo dilagante alla crisi dei prezzi di mercato,
dalla debolezza degli agroecosistemi alle frane di terreno e di cervello!) e
che quel genio di J.-P. Sartre ha così magistralmente descritto nel suo
capolavoro La Nausea: “Mi sembra di
appartenere ad un'altra specie. Escono dagli uffici, dopo la giornata di
lavoro, guardano le case e le piazze con aria soddisfatta, pensano che é la
loro città, una bella città borghese. Non hanno paura, si sentono a casa
propria... Gli imbecilli. Mi ripugna pensare che sto per rivedere le loro facce
solide e rassicurate “. Chi, infatti, è abituato a vedere e a vivere il
mondo rose e fiori e a presentarlo anche così e limitando e riducendo il Mondo al suo mondo e cioè senza scomoda ma realistica
consapevolezza del Tutto (da imbecille, appunto. Da borghese, appunto. Da
gigione, appunto. Ecc.) potrà mai porsi il problema di prevenire qualcosa?
Servono anche le spine delle rose, non solamente i loro petali. No? Serve anche
il mondo degli altri e non solo il proprio. No? Ebbene, l’unica cosa che mi
viene da sperare è che il mio libro vada a finire, almeno per la maggiore,
nelle mani e nelle menti di altro tipo di uomini e di altro tipo di donne! Che
potranno esprimere una critica positiva oppure una critica negativa oppure ancora
semplice indifferenza riguardo alle pagine del mio libro, non mi interessa.
Quel che mi interessa è che non siano quel tipo “nauseante” di persone. Ma
anche in tal caso ... troverei comunque un rimedio! Prima teorico e poi agito. Come
sempre. E come sempre, ad maiora!
Luca Fortunato
Nessun commento:
Posta un commento