Post n. 69:
Treni sbriciolati (in un contesto inammissibile)
Pausa estiva del blog interrotta per la tragedia dei treni in Puglia. Perché sento il dovere morale di scrivere qualcosa. Proprio ieri mattina ero a Bari con mia moglie. Tanto per sottolineare lo stretto legame con Bari e con tutta la Puglia che ho da tanti anni ed ininterrottamente e per varie e diverse ragioni, dal Gargano a Santa Maria di Leuca. La cosa mi colpisce anche per la dimensione ordinaria: un treno, un normalissimo treno, per un normalissimo spostamento quotidiano. Poteva capitare a chiunque. Ma la mia vera riflessione è questa: se è vero (come è vero) che il contesto generale favorisce l’emergere dell’episodio specifico, allora - fermo restando l’accertamento dell’episodio specifico (cause, responsabilità, dettagli ecc.) da parte di Procura, Governo, Ferrovia ecc. e conseguenti provvedimenti - il contesto in cui tutto si è materializzato è inammissibile (per usare il termine utilizzato dal Capo dello Stato in merito alla tragedia). Contesto caratterizzato anche e soprattutto da: a) soldi disponibili e stanziati per un progetto esistente di ammodernamento di quella tratta ferroviaria per renderla a doppio binario che però - ed in modo tipicamente italiano! - si è arenato nelle sabbie della burocrazia! ; b) fonogrammi, ancora fonogrammi! quando esistono sistemi automatici di controllo e sicurezza ed anche addirittura, a detta di esperti, di bloccaggio dei treni casomai - come nella tragedia di ieri - si dovessero maledettamente incontrare secondo direzioni di marce opposte su un unico e maledetto binario; c) la schizofrenia di senso (ancor prima che d’azione): da una parte la Tav dall’altra realtà ferroviarie (soprattutto meridionali, pubbliche o private che siano) che - nonostante i loro tanti punti di forza e di merito che ci sono e che non vanno dimenticati - necessitano di un completamento della moderna integrità di base del loro Sistema. In Italia, nell’anno 2016 d. C., tutto ciò è inammissibile. E’ un contesto inammissibile. Ancor prima dei fatti e degli episodi specifici. Ed è in tale direzione (e non in altra o addirittura in altre) che, a mio modesto parere, e fermo restando l’accertamento di cause, responsabilità e quant’altro sul piano specifico, andrà avviata una seria riflessione generale con conseguenti azioni. Per un futuro migliore. Comprendendo appieno il significato del tragico presente. Luca Fortunato
Treni sbriciolati (in un contesto inammissibile)
Pausa estiva del blog interrotta per la tragedia dei treni in Puglia. Perché sento il dovere morale di scrivere qualcosa. Proprio ieri mattina ero a Bari con mia moglie. Tanto per sottolineare lo stretto legame con Bari e con tutta la Puglia che ho da tanti anni ed ininterrottamente e per varie e diverse ragioni, dal Gargano a Santa Maria di Leuca. La cosa mi colpisce anche per la dimensione ordinaria: un treno, un normalissimo treno, per un normalissimo spostamento quotidiano. Poteva capitare a chiunque. Ma la mia vera riflessione è questa: se è vero (come è vero) che il contesto generale favorisce l’emergere dell’episodio specifico, allora - fermo restando l’accertamento dell’episodio specifico (cause, responsabilità, dettagli ecc.) da parte di Procura, Governo, Ferrovia ecc. e conseguenti provvedimenti - il contesto in cui tutto si è materializzato è inammissibile (per usare il termine utilizzato dal Capo dello Stato in merito alla tragedia). Contesto caratterizzato anche e soprattutto da: a) soldi disponibili e stanziati per un progetto esistente di ammodernamento di quella tratta ferroviaria per renderla a doppio binario che però - ed in modo tipicamente italiano! - si è arenato nelle sabbie della burocrazia! ; b) fonogrammi, ancora fonogrammi! quando esistono sistemi automatici di controllo e sicurezza ed anche addirittura, a detta di esperti, di bloccaggio dei treni casomai - come nella tragedia di ieri - si dovessero maledettamente incontrare secondo direzioni di marce opposte su un unico e maledetto binario; c) la schizofrenia di senso (ancor prima che d’azione): da una parte la Tav dall’altra realtà ferroviarie (soprattutto meridionali, pubbliche o private che siano) che - nonostante i loro tanti punti di forza e di merito che ci sono e che non vanno dimenticati - necessitano di un completamento della moderna integrità di base del loro Sistema. In Italia, nell’anno 2016 d. C., tutto ciò è inammissibile. E’ un contesto inammissibile. Ancor prima dei fatti e degli episodi specifici. Ed è in tale direzione (e non in altra o addirittura in altre) che, a mio modesto parere, e fermo restando l’accertamento di cause, responsabilità e quant’altro sul piano specifico, andrà avviata una seria riflessione generale con conseguenti azioni. Per un futuro migliore. Comprendendo appieno il significato del tragico presente. Luca Fortunato
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