Post n. 12:
Intermezzo funzionale
Il successo (manifestatosi in diversi modi e in diversi luoghi vicini e lontani) che questo
mio nuovo blog ha registrato in questi suoi pochi giorni di esistenza mi
riempie di gioia e mi spinge a scrivere questo post di intermezzo di tipo
funzionale anche a modo di ringraziamento. Buona lettura, dunque, e a
risentirci tra qualche tempo, con le cronache, come precedentemente annunciato.
Ciao, Luca Fortunato.
- L’attuale Sistema (politico, economico, scientifico, tecnologico, tecnico,
sociale, normativo, formativo, educativo, culturale ecc.) esiste e si muove all’interno
del paradigma del Riduzionismo. Questa è la regola. E quello in cui viviamo è
il Mondo che ne consegue. Fortunatamente, all’interno del Sistema e del Mondo
esistono eccezioni alla regola. Eccezioni positive e virtuose che esistono e si
muovono all’interno dell’Olismo. Eccezioni positive, virtuose, libere e coraggiose costituite dal dare Olismo e dal
ricevere Olismo. In questo scenario proporzionale - in cui la regola è quella
che è e le eccezioni sono quelle che sono - è ovvio che il Sistema reagisca all’esistenza
dell’Olismo e reagisca male: a volte, ignorando o negando o peggio ancora dinegando
l’esistenza dell’Olismo e degli olisti; altre volte cercando di screditate l’olismo
e gli olisti; altre volte ancora, in uno scenario che sa di tragicomico, cercando
di mistificare e di aggiustare a proprio comodo cioè facendo passare, per
esempio, forme di evoluto Riduzionismo per Olismo o cercando, altro esempio,
forme di pseudo-olismo più facili da gestire rispetto all’Olismo vero e
quant’altro. Gli scenari di reazione negativa sono tanti e vari. Ad ogni
modo, si prospettano due scenari futuri (che poi vanno a costituire la vera
Sfida): il primo nel quale il Sistema cocciuto non ne vuole proprio sapere di evolversi, condannando
il Mondo ed il suo Futuro, a scenari sempre peggiori (altro che pessimismo, “gufismo”,
o peggio ancora, come rimedi, “sostenibilità”, “ottimismo” e compagnia bella …. Si tratta di
semplice realismo) e con tuttavia l’esistenza di eccezioni olistiche che
comunque continueranno ad esistere e ad operare libere e coraggiose come isole
felici. Il secondo scenario, invece, nel quale il Sistema, dopo un esame di
coscienza, pentitosi finalmente, si aprirà all’Olismo, interpellerà gli olisti o
meglio i veri olisti ed insieme, insieme a loro, si organizzerà diversamente e cercherà
di far svoltare ed evolvere lo stesso Sistema, cercando, insieme, di garantire
al Mondo e al suo Futuro un destino migliore. Ognuno farà la sua parte nel suo
settore. Ma “parte”, “settore” e cose simili - tipiche del Riduzionismo –
rimarrebbero, in realtà, solo come vocaboli, per capirsi. In realtà esse
verrebbero trascese in qualcosa di
completamente diverso. Le isole di eccezioni positive, dunque, scompariranno.
Ma, in compenso, avremo tutti guadagnato una Enorme Isola (olistica, libera e
coraggiosa): la Nostra Nuova Terra. Ognuno di voi, quale dei due scenari si augura di
vivere e di far vivere al Mondo e al suo Futuro? Per chi avesse dubbi una lettura
consigliata (tra le tante possibili da consigliare): un classico moderno del
1982, del fisico austriaco Fritjof Capra, “Il Punto di Svolta – Scienza,
società e cultura emergente”.
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