Post n. 2:
Carne
cancerogena?
Lo IARC,
organismo dell'OMS, ha “ufficialmente” classificato le carni rosse trasformate,
lavorate e conservate nella categoria "cancerogene" e le
carni rosse fresche nella categoria "probabili cancerogene". A parte il fatto che la “notizia”, almeno nel suo senso
contenutistico, è vecchia di almeno 7-8 anni, innanzitutto salta subito all’occhio
la mania tipica del paradigma del Riduzionismo
(analitico, cartesiano, razionale, algoritmico, deterministico ecc.) di “classificare”
e di farlo, come se non bastasse, “generalizzando” (secondo un tipico errore di
induzione, senza tener conto, ad esempio, delle specificità produttive,
artigianali o industriali, culinarie e abitudinarie delle varie genti del Mondo
nelle varie culture del Mondo). Ma entrando nel merito della “ufficiale
classificazione”, vi è da notare subito l’errore deterministico o peggio ancora
l’illusione di determinismo tipica del Riduzionismo: “probabili cancerogene” le
carni rosse fresche ma “cancerogene” quelle trasformate e lavorate. Ebbene,
trattandosi di Scienza (comunque) anche il giudizio di “cancerogene” riferito
alle trasformate e lavorate è probabilistico e non può che essere
probabilistico (la stima – stima, appunto,
e come è giusto che sia – è la seguente: ogni 50 grammi di carne lavorata consumati
al giorno – al giorno? - il rischio –
quindi la probabilità - aumenta – o meglio, aumenterebbe - del 18%
- del 18% ! E perché non del 16%? O del 20%? O meglio, intorno al 18%?). Già questi aspetti bastano e avanzano per
condannare il Riduzionismo ed anche e soprattutto l’informazione e la
divulgazione di stampo riduzionistico. Occorre fare una corretta informazione
senza screditare la stessa Scienza e soprattutto senza allarmare (e
inutilmente) la gente, le famiglie, i produttori,
i mercati, le economie. Anche muovendosi in auto vi è la probabilità di fare un
incidente. Anche mangiando una ciliegia vi è la probabilità di finire
soffocati. Ecc. ecc. ecc. Dunque, concludiamo velocemente. Mi attende una bella
cena, ed olistica: bistecca alla fiorentina + insalata mista con olio evo + pane e salame
+ vino rosso. Sapreste dire perché la cena che mi attende oltre ad essere
buonissima, italiana e mediterranea è anche olistica (nel senso proprio, e non
modaiolo, del termine)? In uno dei miei libri ne proporrò, da olista, una
possibile e personale spiegazione. Da affiancare ad altre di altri, magari
(purché autenticamente olistiche e non pseudo-olistiche. L’Olismo, infatti,
quello vero, va distinto dal Riduzionismo ma va anche difeso dallo
pseudo-olismo! C’è tanto da lavorare …..). Alla prossima cronaca. Luca
Fortunato. lucaf73x@gmail.com
Fara' piu' danni la "cosidetta cane cancerogena" o i nostri incapaci politici ??????
RispondiEliminaBen detto!
EliminaNon saprei dire perché la cena sia olistica, se non per il fatto che non hai messo le quantità... Per il resto credo che si dovrebbe conciliare una visione olistica con una analitica, sarebbe riduttivo classificare come buona o l'una o l'altra. Nessun estremo è buono
RispondiEliminaLa risposta non posso dartela qui. Rivelerei un contenuto inedito di uno dei miei futuri libri in fase di redazione e di prossima pubblicazione. Se avrai pazienza .... Qui posso solo dirti una cosa o meglio farti notare una cosa: l'Olismo non nega il Riduzionismo. E' il Riduzionismo che non conosce l'Olismo! Ciao e grazie comunque per aver scritto. Amche se non ti conosco .... ti firmi Anonimo ....
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