sabato 24 marzo 2018

Elezioni politiche 2018 (ottava parte)



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Elezioni politiche 2018 (ottava parte)

….. continuando la serie (vedi post precedenti): 

Se vado a gettare uno sguardo unitario (…. ma è possibile una cosa del genere?) sul tutto politico (in senso ampio) che in questi giorni sta avvenendo (a livello nazionale ma anche a livello europeo e mondiale così come a livello territoriale e locale), ho la Prova (delle prove) del guaio del Paradigma del Riduzionismo che tutto frammenta, spezza e spezzetta, separa e scinde, divide e frantuma, analizza e dettaglia, classifica ed  ordina, misura e calcola, semplifica e geometrizza, forza e snatura. E poi, (poi ….), ammucchia, accosta, ammassa, aggrega, somma, “interdisciplina”, “multidisciplina”, mette insieme ma senza riuscire ad integrare e a sintetizzare e ad equilibrare e ad armonizzare (per davvero). E come potrebbe mai riuscirci, del resto, non avendo colto, non potendo cogliere, il quid in più emergente (Emergentismo) oltre le parti costitutive? Gli è sconosciuta la via sintetico-euristico-intuitiva (presente solo nel Paradigma dell’Olismo). E così non può non venirmi in mente un altro passo dello straordinario libro, del 2011, “Come cambiare il Mondo – Perché riscoprire l’eredità del Marxismo” del grande storico Eric Hobsbawm (passo che riporto di seguito), un esempio d’Olismo, un trionfo d’Olismo, Olismo che è l’unico Paradigma di Speranza che ci è rimasto per tentare di salvare il salvabile (nessun catastrofismo e nessun pessimismo, ma sottovalutare quanto sta avvenendo e soprattutto non coglierne il senso autentico con conseguenti e pratiche svolte e con le persone giuste, sarebbe un consegnarci alla Storia come la specie – umana – la più stupida tra tutte le specie del Mondo!). Ciao a Tutti. E a presto (…. sperando di trascendere, tutti noi,  le basse contingenze politiche – che saranno quel che saranno - per arrivare, ritornare, e al più presto, ai grandi temi politici e a conseguenti e sensate azioni). Luca Fortunato (Matera) lucaf73x@gmail.com (a disposizione). 

“ [….] E dunque, come dobbiamo considerare Marx oggi? Come un pensatore per tutta l’umanità e non soltanto per una parte di essa? Certamente. Come un filosofo? Come un analista economico? Come un padre fondatore della scienza sociale moderna e una guida per la comprensione della storia umana? Anche, ma l’aspetto che Attali ha giustamente sottolineato è il suo pensiero universalmente omnicomprensivo. Non è “interdisciplinare” nel senso convenzionale del termine, bensì integra tutte le discipline. Come scrive Attali: “I filosofi prima di lui hanno pensato l’uomo nella sua totalità, ma lui fu il primo a comprendere il mondo come un tutt’uno che è allo stesso tempo politico, economico, scientifico e filosofico. [….]“

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