Post n. 108:
Festa dell’Albero 2016
Un
albero è un essere vivente e dunque è un sistema complesso e dunque è
caratterizzato da Olismo vale a dire che esso è un intero organismo maggiore
della somma e delle relazioni delle sue parti. Questa antica saggezza intuitiva
è stata paradossalmente ripresa dalla Scienza moderna e da essa è stata
spiegata, puntualizzata, dettagliata, valorizzata, mostrata e dimostrata. Da questo diverso aspetto
paradigmatico discende tutta una serie di implicazioni gnoseologiche,
epistemologiche, metodologiche, tecniche, tecnologiche, professionali,
lavorative ecc. necessariamente di tipo intuitivo, sintetico, deduttivo,
euristico, non-lineare ecc. che quando si ha a che fare con gli alberi (per
piantarli, per potarli, per valutarne la stabilità, per curarli ecc.) è necessario
tenere presente, sviluppare, applicare, esercitare e praticare. Su tutto ciò,
purtroppo, l’establishment continua a tenere un atteggiamento di diniego
continuando a tenere viva l’ormai defunta visione dell’albero come un sistema articolato
(che è ben diverso da complesso in senso scientifico, sebbene appunto nella
lingua comune articolato e complesso siano sinonimi), visione dell’albero come entità
bio-meccanica uguale alla somma e alle relazioni delle sue parti e da cui
discendono metodologie, tecniche, tecnologie, linee guida “ufficiali” (?),
corsi, convegni ecc. (VTA, SIA, SIM, TSE, equazioni con sigma, metodologie
“integrate” (?), metodologie pseudo-olistiche
ecc.) tutte collocate nel Riduzionismo ed infatti sono di tipo razionale*,
analitico, induttivo, algoritmico, lineare ecc. (*= il termine “razionale” non
tragga in inganno. In realtà, è nell’Olismo ed in particolare nel suo aspetto
deduttivo che si nobilita l’aspetto razionale, anche l’aspetto razionale. La
Ragione, la logica, che deduce dall’Intuizione. Nel Riduzionismo, invece, “razionale”
sta per “solo razionale” il che è un guaio, forse Il Guaio). Insomma, anche
quest’anno, per l’ennesima Festa dell’Albero, tanta demagogia e tanto fumo senza
arrosto. Un’ennesima occasione sprecata. Nel mio Primo Libro, invece, - in uscita
per Natale in self-publishing- e
precisamente nel 1° capitolo, mostrerò e soprattutto dimostrerò al lettore un contributo
– inedito e originale – a quella grande svolta olistica di cui necessita -
anche in tema di alberi – la nostra Società. In particolare, sul delicatissimo
aspetto della valutazione di stabilità degli alberi specialmente in ambiente
urbano. Augurandoci anche future Feste dell’Albero (2017, 2018, 2019 ecc.)
migliori, finalmente migliori. Ad maiora! Luca Fortunato
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