Post n. 95:
Spartiacque Xylella
Per quanto mi riguarda, la giornata di ieri (vedi
i 2 post di ieri n. 93 e 94) segna uno spartiacque. Uno spartiacque positivo e
felice. Da una parte ho registrato questo: riguardo alla mia Teoria, mi hanno manifestato
(4 colleghi, 7 agricoltori, 5 cittadini comunque interessati, 1 studioso
estero) reazioni che posso sintetizzare in questa frase “E’ una prova della tua
Teoria, è un fatto a favore della tua Teoria”. È vero. E’ proprio così.
Ringrazio. Da altra parte, però, ho registrato, apprendendolo dai media,
reazioni (che nulla hanno a che fare con la mia Teoria, sia ben chiaro, ma che
nulla hanno a che fare nemmeno con la Scienza in generale!) ancora di tipo
sguaiato, forzuto, forzoso, polemico ecc. Ed anche ed ancora di tipo cocciuto,
dogmatico ecc.Ed allora, signori miei, ribadisco e riaffermo, il mio ruolo di teorico in tutta questa storia. Che mi
sta bene, anzi benissimo. Per di più corroborato da risposte e riscontri reali.
E nel ruolo di teorico ci resto. Con
un occhio vigile sul diritto d’autore inerente la mia Teoria (che può essere,
appunto, utilizzata, già utilizzata, da chiunque, liberamente, senza il bisogno che io ci sia ma citandomi “ Teoria Xylella di Luca Fortunato (Matera)
pubblicata il 03/10/2016 su www.lucafortunato.blogspot.com e su www.lucafortunato.ilcannocchiale.it
“. E dopo la pubblicazione del mio primo libro aggiungendovi: “ e pubblicata nel 2° capitolo del libro dal
Titolo: (…), Autore: Luca Fortunato, Editore: (…) 2016 “. E con il continuare ad occuparmi di altri
casi complessi che saranno protagonisti del mio secondo e del mio terzo e del
mio quarto libro ecc. negli anni a venire ecc., E collaborando, anche su altre
cose, casi simili ecc. con tutti coloro che mi hanno manifestato stima e con i
quali mi sto già organizzando. E se un domani mi dovessi accorgere che il “clima”
in Salento è cambiato, potrei anche prendere in considerazione una estensione
del mio ruolo di teorico sul caso
Xylella-CoDiRO (cioè supervisionare le eventuali sperimentazioni per cercare di
non far inciampare gli sperimentalisti
che eventualmente se ne occuperanno in errori paradigmatici, contribuire anche
ad ideare e a progettare le stesse sperimentazioni aspetto che a livello embrionale
ho già in testa, dare consigli vari ecc. ecc.). Ma fino a quando apprenderò,
continuerò ad apprendere, di certe reazioni generali (sbagliate, ancora sbagliate,
tanto nei contenuti – riduzionistici e/o dogmaticamente riduzionistici – quanto
nei toni d’espressione – forzuti, forzosi, di fretta, di fare per fare,
polemici ecc. ecc.), avrò chiaro il contesto (negativo) in cui io dovrei in un
certo senso andarmi a mettere all’opera. E visto che, sinceramente, non ne ho
alcun bisogno (né teorico, né lavorativo, né strategico ecc. ecc.), visto,
dunque, che per me sarebbe una cosa in più (avendo già dato tanto, del resto, e
avendo già tante ed altre prospettive che si sono aperte grazie a quanto ho
fatto) non vedo proprio perché dovrei farlo in un “clima” negativo. Fosse,
divenisse, positivo …. Ad maiora!
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